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Lo specifico
Ho sentito che le comunità di base avrebbero uno “specifico”. La cosa mi ha stupito, perché non avevo mai pensato che le CdB, in quanto tali, dovessero averne uno. Ma se ne parla; per cui è giusto pensarci.
E così ho fatto.
Assodato – nel senso che tra le comunità di base il consenso su ciò è amplissimo – che Gesù di Nazareth non ha inteso fondare una religione né tampoco una chiesa, non è in riferimento a tali questioni che va cercato un possibile specifico delle CdB. Escluso dunque che lo specifico possa essere di andar dietro a ciò che accade nelle chiese, compresa la cattolica, e a come le religioni si muovono, se non per la valenza politica che questi accadimenti possono avere – ed in ogni caso non costituirebbe questo uno specifico nostro - lo specifico va cercato altrove.
E dove?
Non nell'ortodossia, dal momento che Gesù era lui stesso un eretico rispetto all'ebraismo nel quale era stato allevato, tant'è che gli anziani del tempio, stracciatesi le vesti per lo scandalo, lo mandarono a morte. Eppoi, non intendendo fondare una religione come avrebbe potuto fondare un'ortodossia?
Non c'è che rivolgersi alla prassi.
Alla prassi che Gesù stesso ha praticato: della fratellanza e della sorellanza universali che induce ad amare persino il nemico, della condivisione, dell'amore e della giustizia; prassi attraverso la quale si costruisce, qui, sulla Terra, non nell'alto dei cieli, il regno di Dio. Che è come la vigna di quel signore che avendola acquistata, ne segnò il confine e l'affidò a dei fittavoli perché la coltivassero; che poi se ne andò per tornare solo a tempo debito a raccogliere i frutti. Essendo quel signore noto per voler raccogliere dove non ha seminato.
Questo però è lo “specifico” non di taluni e talune più che di altre ed altri, ma di tutti coloro che si dicono cristiani.
Tocca dunque anche alle comunità di base, ma né più né meno degli altri e delle altre che si dicono seguaci di Gesù di Nazareth, chiedere perdono all'umanità se il regno di Dio è così poco visibile tra noi.
In una recente assemblea eucaristica Gianni Novelli ci ha proposto appunto di farlo.
Nino Lisi
della comunità San Paolo
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NOTA:
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