Violenze mafiose e profumo di bergamotto

Locri è diventata da mesi una città simbolo della resistenza alle violenze mafiose che soffocano queste zone della Calabria. Dopo l'assassinio del vicepresidente della Regione Calabria Francesco Fortugno, nell'ottobre scorso; si sono imposte all'attenzione dell'opinione pubblica italiana le manifestazioni dei giovani studenti di Locri con lo slogan "E adesso ammazzateci tutti". In mezzo a loro è spesso comparso alla televisione mons. Giancarlo Bregantini, dal 1994 vescovo della diocesi di Gerace-Locri. Originario del Trentino, "Padre Giancarlo", come tutti lo chiamano, si è particolarmente impegnato  contro la generale mancanza di lavoro che è la premessa del potere mafioso. Ha promosso iniziative originali di formazione e di cooperazione, come quella molto nota della produzione di frutti di bosco.

Proprio su questa azienda alternativa si è accanita da alcune settimane la violenza mafiosa che prima ha avvelenato l'acqua per l'irrigazione e poi ha bruciato i depositi. E' nota pure la forte reazione di Padre Giancarlo che nella domenica 4 aprile ha fatto leggere ai parroci una lettera con la scomunica contro i mafiosi. Pochi giorni dopo Padre Giancarlo ha inviato a tutti i vescovi italiani una boccetta di essenza di bergamotto perchè usassero quel prezioso profumo estratto da un agrume che cresce solo nella Locride per la cerimonia degli Olii Santi il Giovedì Santo. Il dono era accompagnato da un'accorata lettera nella quale chiedeva ai fratelli vescovi di non dimenticare quella terra così violentata ma pure tanto ricca di profumo morale. Il gesto è stato assai gradito dai vescovi che in quasi tutte le cattedrali hanno usato quest'essenza nella liturgia crismale ed hanno parlato affettuosamente della Locride e del suo vescovo, scrivendogli poi dei messaggi di solidarietà.

Un momento di particolare commozione l'ha vissuto pure la Comunità di San Paolo a Roma la domenica 23 aprile quando all'offertorio della celebrazione eucaristica è stata letta l'affettuosa lettera che Padre Giancarlo aveva scritto a Giovanni Franzoni inviandogli una boccetta della preziosa essenza, ricordandogli la sofferenza di quella terra e chiedendogli le sue preghiere.

Tutti i presenti si sono unti mentre la sala della celebrazione si inondava del delizioso profumo di bergamotto. Giovanni Franzoni commosso ha raccolto l'essenza avanzata e si è impegnato a portarla ai partecipanti  nell'imminente campo giovani delle comunità di base per condividere con loro quest'appello alla resistenza alla mafia e per sostenere i segni di vita e di speranza simboleggiati dal profumo del bergamotto proprio di quella regione.

Gianni Novelli

CIPAX - Centro Interconfessionale per la Pace