LAICITÀ ACCADEMICA

La realizzazione della laicità percorre strade che spesso sfuggono all’attenzione. Mentre la questione del crocifisso ha conquistato la prima pagina dei giornali ed è diventata oggetto di dibattito in tanti salotti televisivi, ci sono fatti molto meno conosciuti che danno tuttavia ugualmente il senso di fino a qual punto la religione condizioni ancora le scelte dell’amministrazione pubblica, quasi naturalmente orientata a favorire la Chiesa, e che testimoniano la difficoltà ad imboccare una diversa direzione. Scelte così radicate che metterle in discussione può destare stupore se non addirittura essere scambiato per anticlericalismo.

Qui la storia riguarda l’invito annuale rivolto a tutti i docenti dell’Ateneo fiorentino per la inaugurazione dell’anno accademico e l’avviso della messa celebrata per l’occasione dal vescovo in Duomo. Per anni all’Università di Firenze l’invito ha contenuto in un unico programma tutte le manifestazioni, compresa la messa. A quanto mi risulta dal 1993 fino al 2000 l’avviso della messa non è più apparso nel programma ufficiale ma è stato spedito insieme ad esso, pubblicato in un bigliettino separato. Poi, forse per effetto ritardato di ciò che dispone il nuovo statuto dell’università fiorentina (Decreto rettorale del 20 giugno 1995, in G.U. del 6 luglio 1995), il quale all’art. 1, comma 2, “afferma il proprio carattere pluralistico, indipendente da ogni condizionamento religioso, ideologico, nonché politico o economico”, dal 1999 fino al 2001 l’avviso della celebrazione eucaristica è scomparso e a tutto il personale universitario è stato mandato solo l’invito a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico. Da notare che nel dicembre del 2001, andando incontro alla richiesta della curia, l’Università di Firenze ha recapitato a tutti i docenti dell’Ateneo, accompagnato da una lettera del Rettore e contenuto in un elegante cartoncino, il testo del messaggio di Giovanni Paolo II ai partecipanti al VI Incontro nazionale dei Docenti Universitari Cattolici.

Dal 2002 ai dipendenti arrivano con due distinte spedizioni il programma di inaugurazione dell’anno accademico e l’avviso della messa celebrata in Duomo, il secondo in busta bianca, non intestata, che lascia così l’incertezza sul mittente (in modo analogo si è comportata l’Università di Bologna sempre nel 2002, al cui personale sono separatamente pervenuti il programma di inaugurazione dell’anno accademico e l’avviso della messa celebrata nella Basilica di S. Petronio). Arretramento inconsapevole o versione accademica della laicità?

 

Firenze, marzo 2005                                                                                  Luciano Zannotti




NOTA DEL SITO

Dopo l'esordio della scorsa settimana, continuiamo la pubblicazione di un “Primo Piano” scritto appositamente per il nostro sito da persone provenienti dall'area delle CdB. Anzi questa settimna ne pubblichiamo due, in vista della "chiusura" pasquale.
Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza né tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.
Speriamo con questo di offrire spunti originali e capaci di promuovere un dibattito tra coloro che avranno la bontà di leggere il Sito.
Confidiamo anche che l'iniziativa invogli sempre più persone delle CdB a inviarci i loro contributi, concordando naturalmente con noi i tempi di intervento.