Zanotelli: dall’antropocentrismo al biocentrismo di Cipax

Cipax-Centro interconfessionale per la pace
Roma

Così si potrebbe riassumere la relazione che Alex Zanotelli ha tenuto ieri dinanzi ad un’affollatissima ed attenta assemblea, inaugurando il del corso annuale organizzato dal Cipax e altre associazioni su: I Beni Comuni via alla ‘Pace Giusta’.

E’ il bene comune della vita della terra, del nostro bel pianeta, quello che dobbiamo salvare. Abbiamo degradato il nostro globo a merce. La situazione è gravissima. Basti pensare solo al clima: la terra si riscalderà di almeno di tre-quattro gradi. La siccità in Africa causerà per la metà del secolo 250 milioni di emigranti. In futuro la nostra generazione sarà disprezzata e maledetta.

Non basta a salvarci solo l’approccio economico e quello politico: si deve riscoprire la fondamentale dimensione religiosa dell’umanità, non quella delle religioni istituzionali prigioniere di logiche imperiali, ma quella delle religioni primordiali che vivevano in intimità con la creazione. In Africa la religione è vita.

Qual è –ha incalzato Zanotelli- la prima Bibbia? Non sono i libri del Primo Testamento, ma è la creazione, con la quale Dio ci parla, perché la terra è di Dio

I cristiani l’hanno dimenticato, obliterando il messaggio di Cristo, che aveva contrapposto il Padre a Mammona: Dio e la condivisione della vita alla ricerca infinita della ricchezza e perciò del dominio sugli altri e sulla terra. E così ora dopo l’era del genocidio abbiamo inaugurato l’era del biocidio.

Ma Dio è presente nella storia in ogni cammino di liberazione accanto ai poveri, agli ultimi, ai diseredati, ai colpiti dal mondo per risollevarli e avviarli verso la terra promessa.
Dobbiamo però cambiar strada.

E in fretta, come ci dicono i giovani ‘indignati’ di tutto il mondo, per passare da un’economia dell’opulenza a un’economia dell’eguaglianza; da una politica di oppressione e di dominio militare a una politica di giustizia re-distributiva, pacifica e nonviolenta; da una religione imperialista a un’esperienza religiosa vitale e vivificante.

Da qui l’importanza delle lotte per riconquistare i beni comuni: terra e aria, acqua ed energia. Ora la vittoria negli ultimi referendum è un segno di speranza per il futuro. Qual è il futuro del cristianesimo – si è domandato infine Zanotelli? E’ il futuro della Terra.