Chiesa chiedici scusa – Le novità e la risposta del Card. Bassetti di G.Villa

Care sorelle, amiche, donne firmatarie della lettera, donne incontrate virtualmente e virtuosamente nel tempo della mancanza di abbracci, cari uomini che avete aderito alla lettera scegliendo di stare al fianco nelle nostre azioni, è giunto il momento di un doveroso aggiornamento per  render conto di quanto accaduto in questi mesi. 

Dal 31 maggio 2020, Festa di Pentecoste e Festa della Visitazione, giorno in cui abbiamo pubblicato la nostra lettera, affidandoci al soffio della Ruah e all’esultanza di mettere al mondo nell’incontro di Elisabetta e Maria di Nazareth, sono capitate molte cose, così come capita “Il dio delle donne”!

La lettera ha cominciato subito a circolare sia attraverso l’attivazione dei nostri contatti e reti di relazioni, sia dopo il generoso lancio su Adista e Il Manifesto. É stata ripresa e pubblicata su molte testate, alcune volte con stralci o richiami, oppure per intero come su Mosaico di Pace, sul sito della Libreria delle donne di Milano (1), nell’ultimo numero di Viottoli n. 1/2020.

Grazie alla disponibilità del sito delle Comunità di Base che con paziente fedeltà ci ospita, la raccolta delle firme si è moltiplicata sotto gli occhi di tutte e di tutti (QUI per aggiornamenti e nuove firme).

Dopo la spinta iniziale continuano ad aggiungersi, giorno dopo giorno, nome dopo nome, storia dopo storia.

Il cerchio si allarga, sempre più diffuso sul territorio: ecumenico, interreligioso, liberamente e laicamente ispirato. Per questo è importante non interromperlo e praticare la diffusione della lettera, condividendo anche le novità che ne sono scaturite e che potranno nascere ancora.

Il 22 luglio, nel giorno della nostra Festa di Maria di Magdala apostola, abbiamo ricevuto la risposta alla nostra lettera, inviata in copia cartacea contemporaneamente alla pubblicazione, da parte del Card. Gualtiero Bassetti, quale Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il testo è qui pubblicato e, nello spazio ivi dedicato in calce, può essere commentato, in modo da valutare insieme i contenuti da proporre in un’eventuale risposta, al di là di quella di mero riscontro e ringraziamento formale, già inoltrata. 

Nella stessa data, 22 luglio 2020, sette donne francesi si sono candidate a rivestire ruoli ufficiali nella chiesa, preclusi alle donne, sinora al maschile: parroco, diacono, nunzio, predicatore. (2)

La loro azione si affianca a quella di Anne Soupa, tra le prime firmatarie  della nostra lettera. A maggio la teologa francese ha proposto la sua candidatura alla diocesi di Lione: con il suo gesto ha posto con forza all’attenzione della opinione pubblica mondiale lo scandalo di una chiesa cattolica androcentrica; ha avuto il sostegno di una campagna internazionale (3) e in particolare quello espresso da un comunicato congiunto FDEI-OIVD. (4) Tale campagna è strettamente intrecciata all’iniziativa della nostra lettera aperta.

Questo è solo uno degli ultimi eventi che hanno arricchito i mesi intercorsi dalla data di pubblicazione della lettera, ma ancor prima dal tempo della sua elaborazione originaria per l’8 marzo e della sua forzata “sospensione”.

Dopo il disorientamento iniziale, insieme al dolore, all’apprensione, ai lutti, alle incertezze, alle fatiche, ai sacrifici, spesso molti dei quali a gravare le spalle, le mani e i pensieri delle donne, sono fiorite o rifiorite le relazioni a distanza, quelle dei volti in telecamera dove abbiamo conosciuto rughe, sorrisi, occhi, capelli, abbiamo visitato case, balconi, cucine, avvistato fiori e librerie, carte e giochi di bimbe e bimbi, sentito in lontananza voci infantili, campane, sirene di ambulanze…

Ci sono stati tanti collegamenti con donne lontane, a volte oltreoceano, donne con le quali non ci saremmo potute incontrare in presenza, né mai avremmo potuto organizzare tutte queste occasioni di scambio, a costi in danaro prossimi allo zero.

Per le donne nelle chiese e per le chiese, donne in movimento per una mistica politica, donne in desiderio di libertà femminile, donne in ricerca di parole nuove e antiche, è stato un periodo fecondo nel quale abbiamo continuato a “smontare impalcature e tessere relazioni” (5).

È stato il tempo delle celebrazioni delle donne, delle liturgie domestiche, nel vuoto delle chiese e della moltiplicazione delle messe virtuali, il tempo della fioritura di preghiere condivise, in misura colma e abbondante, anche ecumenica. 

Tra le tante:

– Il giovedì della preghiera delle donne proposta dall’O.I.V.D. (Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne)

– La celebrazione mondiale di Pentecoste promossa dal Catholic Women’s Council (CWC) (6)

È stato il tempo dei seminari e webinar tematici, tra i tanti, (tutti reperibili in rete su FB, sui siti, su youtube):

– Donne nelle chiese e nelle comunità di fede, organizzato dal S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche) di Milano e dal Centro cultura protestante, incontri sull’esperienza delle donne ebree, islamiche, cattoliche, cristiane evangeliche; (7)

– Al passo delle donne, primo convegno nazionale di Donne per la Chiesa, cui sono seguiti quattro incontri di relazioni e di scambio per aree territoriali; (8)

– Dividendo il potere, condividendo responsabilità, incontro con Anne Soupa, promosso da Voices of faith; (9)

– Devono chiederci scusa, tra le promotrici della lettera si sono svolti diversi collegamenti sia per valutare e facilitare una sua maggiore e migliore diffusione, sia per confrontarsi sui passi successivi, considerando la LETTERA APERTA “scusa alle donne” solo un grande  passo verso azioni condivise. 

Nelle molte occasioni di incontro, attivate con le nostre reti di relazione, ci siamo scambiate opinioni, prospettive, criticità e speranze di cambiamento.

Ciò che abbiamo condiviso e che vorremmo condividere, anche con chi leggerà questa lettera, è il desiderio di costruire un fronte comune, una “sinergia di diversità”, coinvolgendo le molte realtà esistenti che, uscendo dai rischi di isolamento o frammentazione, possano divenire una forza d’urto per opporsi insieme al sessismo e al patriarcato, resistente non solo nella Chiesa cattolica.

Hanno firmato la nostra lettera, infatti, non solo donne cattoliche, ma anche donne che condividono la necessità di smascherare le radici di un immaginario patriarcale, misogino, androcentrico, non solo molte donne impegnate nelle parrocchie, nella catechesi, nei gruppi locali, ma anche donne di altre fedi o religioni, tutte accomunate dal desiderio di mettere in atto un cammino di libertà femminile, che non ha bisogno di avere delle benedizioni dall’alto.

Per questo “senza chiedere il permesso” sono già in cantiere proposte, azioni che possiamo condividere e altre che insieme potremo immaginare, sognare, realizzare…

Eccone alcune:

  • Il pellegrinaggio promosso da Catholic Women’s Council (CWC), in Italia da Voices of faith, partito dalle donne della chiesa tedesca (Maria 2.0) ora coinvolge gruppi e reti dei cinque continenti, vari paesi, gruppi linguistici e culturali diversi, con incontri, conferenze, preghiere, concerti, dibattiti, balli, gite in bicicletta, espressioni artistiche e altro ancora, che si concluderà a Roma nel novembre 2021;
  • Appuntamento on line con Anne Soupa in ottobre riservato ad un uditorio italiano, per un incontro/dialogo che diffonda e rilanci l’iniziativa di  candidature molteplici, anche in Italia, secondo l’hastag @ToutesApotres.
  • Un corso di teologia delle donne promosso dal C.T.I.Coordinamento Teologhe Italiane (10), un corso di base per comunicare le acquisizioni di questi anni di studio, anche sul rapportoDonne e Chiesa. Si svolgerà on line, tra ottobre-novembre-dicembre, aperto, con possibilità di partecipazione a tutto il territorio italiano (a settembre informazioni sul sito).
  • Un incontro/convegno nazionale che coinvolga sia le firmatarie della lettera, sia tutte quelle che condividono l’esigenza di un “salto quantico” (Mary Daly), anche per non disperdere le proposte emerse, in gran parte disattese, nel Sinodo per l’Amazzonia, frutto del grande lavoro delle donne e della loro visione di una chiesa di uguali.
  • Verso un Sinodo delle donne? Un grande evento internazionale, ecumenico, inclusivo, da progettare e mettere al mondo con coraggio creativo fra due/tre anni (magari nel 2022).

In attesa di ricevere vostri commenti, proposte, critiche, idee da mettere in circolo sia sullo spazio individuato nel sito, sia all’interno delle nostre reti di relazione personali e di gruppi, associazioni, sororità, coordinamenti, riviste, librerie, dentro quella fitta tessitura che da sempre ci consente di intravedere insieme strisce di futuro!

9 agosto 2020 – Edith Stein
11 agosto 2020 – Chiara d’Assisi

Grazia Villa

con: Paola Cavallari
_____Carla Galetto
_____Doranna Lupi
_____Paola Morini
_____Marzia Benazzi
_____Luisa Bruno
_____Catti Cifatte
_____Clelia Degli Esposti

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(1https://www.libreriadelledonne.it/approfondimenti/costola_eva/la-pace-nel-mondo-non-puo-fare-a-meno-delle-scuse-alle-donne-da-parte-delle-gerarchie-ecclesiastiche/

(2)  https://riforma.it/it/articolo/2020/06/04/il-sostegno-delle-femministe-protestanti-francesi-anne-soupa.

(3)  https://mailchi.mp/c972e5ee6321/a-call-for-dignity-and-equality-from-catholic-women-globally-on-march-4106735?e=a6b1d71e22&fbclid=IwAR1oGQf1-_7Yc5OLdLWGArjqdn7rUGeRkPUKIY98VynvYXs5eT5htSmHVyM  

(4) https://oivd.it/

(5) Incontro nazionale dei gruppi-donne dell CdB e non solo, Cattolica (Rimini), 10-12 maggio 2013,Smontando impalcature, tessendo relazioni. In tempi di crisi, dove ci portano i soffi leggeri del divino?”. 

(6) Catholic Women’s Council (CWC), gruppi e reti di donne cattoliche che rappresentano i cinque continenti, vari paesi, gruppi linguistici e culturali www.catholicwomenscouncil.org

(7) https://www.youtube.com/channel/UCJ7BZP3Ib9_cOW8YyWFOyZg

(8) https://www.donneperlachiesa.it

(9) Voices of faith è un gruppo che unisce reti cattoliche di varie parti del mondo per lavorare insieme per il pieno riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza nella Chiesa cattolica. Fa parte di Catholic Women’s Council (CWC) https://voicesoffaith.org/italiano

(10https://www.teologhe.org

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Pubblichiamo la risposta del Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla nostra lettera. Sono graditi interventi e riflessioni in proposito, commentando a fondo pagina. Ricordiamo che è ancora aperta la raccolta firme sia delle donne che degli uomini che hanno deciso di sostenere l’iniziativa.