Caro amico ti voglio scrivere di B.Manni

Beppe Manni
Gazzetta di Modena, 12 gennaio 2014

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Caro amico ti scrivo…a mano una lettera, spedita con un bel francobollo colorato. Ti racconto quello che sta capitando nella mia città.

Una cosa stupefacente. Alcuni bontemponi hanno fatto saltare tutti i ripetitori della TV e dei cellulari. Dalle ore 24 del capodanno tutto grigio. lo schermo del televisore e computer morti. Nessun programma. Tutto azzerato. Smarrimento e angoscia. Come facciamo adesso? Il bambino senza il cartone; la madre, la nonna, il padre senza i film della 7, i battibecchi di Mediaset, le partite di Ski. Uno strano silenzio nei condomini. Poi.

Senti questa caro amico. Improvvisamente un gran baccano. I bambini e le bambine sono corsi giù nel cortile-parcheggio e hanno cominciato a giocare a corrersi dietro, a pallone, ai mestieri. I padri hanno dovuto spostare le auto. La sera non avendo niente in TV marito e moglie non più abituati a parlarsi, erano imbarazzati. Sono scesi in strada e si sono messi a chiacchierare. La sera col freddo si sono trovati ora in un appartamento ora in un altro. A giocare a pinnacolo o a tombola. A spettegolare. E a raccontare.

E’ stata la cosa più bella caro amico. Dovevi vedere come gli anziani i pensionati o i vecchi erano al centro dell’attenzione dei bambini prima e dei grandi poi. Narravano vecchie favole oppure ricordi di guerra o come era la loro vita quando abitavano e lavoravano in campagna. Si mangia un pezzo di torta con una bibita o un bicchiere di lambrusco e poi tutti a letto presto. Chi ha disabili o anziani con l’alzeimer è sollevato per qualche ora. Poi sai cosa ti dico? I condòmini incontrandosi imparano a conoscersi e anche che nella scala ci sono famiglie in difficoltà che hanno bisogno di aiuto…

Anche i giovani e le ragazze non trappolano più sui loro marchingegni super tecnologici. Si sono accorti che è meglio andarli a trovare gli amici che scambiarsi insulse frasi per etere. I supermercati la domenica hanno di nuovo chiuso i battenti: la gente sembra preferire i parchi e la bicicletta.Sono aumentate anche le presenze alla messa…E i parroci sono finalmente contenti.

Ma la cosa più sorprendente è questa. I politici non potendo più sbraitare nel piccolo schermo o sparare cavolate per internet si sono come sentiti in mutande. Inutili. Anche perché la gente ha assaporato la bellezza antica di stare insieme e legge poco anche i giornali. Preferisce un libro o un andare a teatro e al cinema. O trovare parenti e amici trascurati da lungo tempo…dai giorni in cui la TV non aveva ancora stregato anzi avvelenato la mente e il cuore di tutti.

I cosiddetti uomini politici dunque non possono più urlare protetti dalla sfera di cristallo; dovranno scendere in piazza tra la gente e spigare che cosa fanno e perchè, quali sono le ragioni per cui i loro stipendi sono 20 volte quelle dell’operaio e hanno macchine e barche di lusso, case e ville; per quale motivo non mantengono le promesse. Rischiano di essere fischiati e malmenati.

Caro amico ti scrivo per dirti che gli operai stanno reistallando i ripetitori. Ma sembra che il lavoro non vada avanti: la mattina trovano smontato quello che hanno montato il giorno prima. Anzi nelle città vicine hanno fatto fuori altre cento istallazioni di ripetitori. I sociologici profetizzano che il 2014 vedrà una significativa crescita della natalità.

Ti auguro un felice anno nuovo senza televisione.