Sostegno ad ADISTA: 50 anni e oltre…. insieme

Adista Notizie n° 37 del 29/10/2016

Care amiche, cari amici,

Adista sta per entrare nel suo 50° anno di vita. Una circostanza che ci riempie di orgoglio e responsabilità: orgoglio di essere riusciti a mantenere viva e vivace una testata senza padroni, senza sponsor politici ed ecclesiastici, che vive grazie all’impegno prezioso dei suoi soci ed al contributo indispensabile dei suoi lettori; responsabilità perché la difficile fase politico-ecclesiale ci impegna quotidianamente a mantenerci all’altezza di quanto sinora abbiamo realizzato, soprattutto per merito di chi questa testata l’ha fondata e ne ha accompagnato con generosità e passione civile ed ecclesiale il cammino sino ad oggi.

Nel 2017 sono in programma diverse iniziative di cui vi daremo puntualmente conto, soprattutto alla fine dell’anno, quando spegneremo ufficialmente le 50 candeline in una festa che speriamo sia bella e partecipata.

L’obiettivo di Adista, però, è di compierne, di anni, almeno altri 50 (e di festeggiarli ancora assieme a voi!). Il giornale in questi anni sta facendo immensi sacrifici per continuare a esistere e a resistere in un panorama editoriale sempre più segnato dalla crisi e dalla scomparsa di tante testate. Per questo ci serve il vostro aiuto, in assenza del quale il 50° anno di vita della cooperativa rischia davvero di essere l’ultimo.

Il primo aiuto che vi chiediamo riguarda la quota per l’abbonamento del 2017: abbiamo dovuto aumentare di 5 euro il prezzo di tutti gli abbonamenti, dopo dieci anni in cui il prezzo era rimasto invariato. Vi chiediamo la pazienza di fare questo ulteriore piccolo sacrificio e di rinnovare al più presto e comunque il vostro abbonamento, ma anche di abbonare amici e conoscenti che pensate possano essere interessati alla nostra pubblicazione. Ogni euro in più è una chance in più di attraversare questa crisi, che speriamo il prossimo anno possa essere alleviata dalla nuova legge a favore della piccola editoria e dell’editoria cooperativistica appena varata dal Parlamento.

Vi chiediamo inoltre, se potete, di versare un contributo straordinario per la sopravvivenza della rivista. Di qualunque entità, anche piccola. La liquidità di cassa della cooperativa inizia infatti a destare preoccupazione.

Sappiamo tutto: le difficoltà economiche in cui tanti di voi versano, il ritardo con cui spesso i numeri di Adista arrivano a causa dei disservizi postali, il senso di stanchezza e disillusione di tanti amici e lettori rispetto ad obiettivi ancora non conseguiti, a battaglie a volte perdute ed energie profuse a volte invano. Siamo stati compagni di strada anche nelle sconfitte e nelle difficoltà, oltre che nelle vittorie e nelle gioie.

È anche in virtù di questo antico e profondo sodalizio che vi chiediamo ancora uno sforzo (l’ennesimo, lo sappiamo!) di speranza e fiducia: per noi, ma anche per le nuove generazioni che si affacciano oggi ai complessi problemi che la realtà politica ed ecclesiale pone, e che non hanno gli stessi strumenti di analisi che hanno avuto (anche grazie ad Adista!) coloro che li hanno preceduti. Facciamo ancora un pezzo di strada assieme. Facciamo assieme di Adista il giornale che continua ad accompagnare l’acquisizione di una consapevolezza politica ed ecclesiale di credenti e non credenti, come ha accompagnato noi nella nostra progressiva presa di coscienza, nel nostro percorso di liberazione e nell’impegno quotidiano per una società più giusta ed una Chiesa più evangelica.

W Adista! Fino a 100 anni! E oltre!
La redazione
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