10° Incontro europeo delle CdB – Resoconto della CdB Viottoli di Pinerolo

“E’ stato un bell’incontro”: questo il giudizio sostanzialmente unanime, non solo nostro durante il viaggio di ritorno, ma anche di chi siamo riusciti/e a salutare personalmente, italiani/e e “stranieri/e”… gli abbracci, poi, non conoscono ostacoli linguistici.

Eravamo circa 120 donne e uomini, metà dalle CdB italiane e metà da Austria, Belgio, Francia, Spagna, Svizzera.

Venerdì sera abbiamo completato la fase della conoscenza reciproca coinvolgendoci allegramente in trascinanti valzer viennesi e in alcuni balli della tradizione occitana, che unisce idealmente e culturalmente Italia nord-occidentale, Francia meridionale e Catalogna spagnola.

La giornata di sabato è stata interamente dedicata al tema dell’incontro, introdotto da un appassionato e apprezzatissimo intervento di Riccardo Petrella. Lo sbobineremo e pubblicheremo integralmente sul prossimo numero di Viottoli. Dai nostri appunti ve ne ricaviamo lo schema:

  1. Ci ha chiesto: siete pronti a ribellarvi al sistema dominante?i cui principi-base sono l’utilità, la violenza e la disuguaglianza. Dobbiamo rifiutare, cominciando nel nostro cervello, l’idea che la povertà sia un fatto ineluttabile di natura; parliamo piuttosto di “impoverimento”, perché si tratta di un processo storico, generato da noi e a cui noi possiamo e dobbiamo porre fine, abbattendo i fattori strutturali che lo generano: in particolare ha elencato la guerra, il sistema finanziario e i paradisi fiscali, il diritto di proprietà privata sull’essere vivente, l’ineguaglianza del reddito (redistribuirlo non serve a nulla)…
  2. Come praticare questa rivolta? Nessuno ce lo può dire, perché le cose da fare le impariamo insieme.
  3. Per questo è importante la comunità locale. Bisogna ricostruire i beni comuni pubblici: difendere il “pubblico” significa avere cura della comunità globale della vita della terra, perché non esiste comunità locale senza diritti universali. Due proposte:
    • Superare l’antropocentrismo
    • Celebrare la vita, non Dio, perché Dio è la vita, la vita è Dio.

Nel pomeriggio abbiamo partecipato ai diversi laboratori, preparati e animati da persone e gruppi delle varie nazionalità. Impossibile darne conto in questo breve report.

Possiamo invece ringraziare la CdB del Cassano che domenica mattina ci ha convocati/e attorno a una mensa eucaristica ricca di suggestioni e di riflessioni, centrate soprattutto sulla indispensabile consapevolezza che tutti e tutte siamo migranti e che ci dobbiamo reciproca accoglienza e incondizionata solidarietà.

L’assemblea ha anche letto nelle varie lingue e approvato il documento finale, che trovate pubblicato a parte.

Concludiamo con un pensiero affettuoso e riconoscente a Benedetto Musacchia, morto alla vigilia dell’incontro: un abbraccio ancora, a nome di tutte le comunità italiane ed europee, alla sua famiglia e alla sua comunità, quella del Cassano di Napoli.

E un invito a tutti e tutte: la prossima volta non facciamoci intimidire dalle lingue straniere che non conosciamo, perché gli/le studenti della Facoltà di Lingue di Bologna-Forlì sono state bravissimi/e!

Luisa, Memo, Carla, Beppe, Luciana, Eliana
(CdB Viottoli di Pinerolo)