Oltre il peso della non libertà femminile

MIRA FURLANI FIRENZE

Cara Ausilia,
ti ringrazio per aver risposto alla nostra lettera aperta. Hai mandato copia alla Segreteria CDB (comunità cristiane di base), ma devo chiarire che, pur definendoci donne delle Cdb, abbiamo scelto, ben 25 anni fa, di stare insieme solo come donne, aprendoci ad altre donne singole o appartenenti ad altri gruppi. Prova a ricordare, perché te ne ho parlato incontrandoti ad un convegno delle Cdb miste.
Non siamo diventate una istituzione né una associazione, apparteniamo solo a noi stesse. Il motivo principale per cui ci siamo messe insieme é stato l’amore verso la libertà femminile. Abbiamo percorso un lungo cammino portando ciascuna sulle proprie spalle le fatiche e le passioni della vita, con gli inevitabili alti e bassi. Ho trovato preziosa la tua esperienza (e quella di altre) leggendo il tuo libro “Da donna a donna”. Noi abbiamo sentito il bisogno di scrivere alle donne appartenenti a ordini religiosi per valorizzare i loro talenti a prescindere dalla maternità, suggerendo di non sottostare a forme di subordinazione contro coscienza. Crediamo altresì importante tessere relazioni per conoscere meglio ed essere vicine a quelle che come te sono uscite dall’istituzione.
Per questo motivo ho reputato opportuno far girare la tua bella lettera al coordinamento dei nostri gruppi donne, affinché anche loro potessero leggerla. Le risposte che finora ho ricevuto sono di grande partecipazione e vicinanza a tutte quelle donne che COME TE sono uscite dal proprio ordine religioso, patendo l’emarginazione sociale fino alla disperazione. Religiose (dentro o fuori) e non religiose, siamo tutte ugualmente donne, come tu giustamente ci ricordi. Oggi la nostra volontà é quella di esserlo senza più dover sopportare il peso della non libertà, una non libertà cui ci hanno costrette secoli e secoli di cultura patriarcale, introiettata anche attraverso una chiesa cattolica il cui potere continua ad essere maschile e misogino, rinnegando il Vangelo di Gesù e il messaggio della sua Resurrezione, consegnato in primis alle donne per essere annunciatrici del Suo Amore.
Con l’affetto mio e di molte altre del nostro movimento, ti saluto cordialmente, Mira.