Politica delle relazioni

Di seguito trascriviamo parte dell’intervento di Luisa Muraro in occasione della presentazione di Via Dogana n. 107, tenutasi presso la Libreria delle donne di Milano il 14/12/13.

In seguito all’assenza di Mira Furlani, Luisa M. presenta i due articoli (di Adriana Sbrogiò e di Mira Furlani) pubblicati su Via Dogana, riferiti al nostro Seminario nazionale “Si fa presto a dire Dio” e legge parte di una lettera inviatale da Mira Furlani in ragione della sua assenza forzata alla presentazione stessa.

 

(Luisa Muraro)

Quello che mi è piaciuto di questo numero è che fa parlare molte iniziative, esperienze e protagoniste di queste, dando voce a cose che accadono, che non appaiono sulla scena illuminata, ma che sono cose vive, che corrono.

L’uso migliore che si può fare di questa rivista è che potete ingrandirvi. E’ carta stampata dove ci sono cose che hanno passato delle selezioni. Non è come internet che ha cose buone e meno buone, qui c’è stata una selezione e ci si può ingrandire facendo di questa cosa un’occasione.

Vi porto l’esempio di Mira Furlani che è presente in questa rivista due volte. Una con la cronaca di un bellissimo seminario, così ho sentito dalle voci, che è stato fatto dalle comunità di base sul tema “Si fa presto a dire Dio”. L’altra con una lettera di precisazioni che ha spedito alla Redazione.

Ci sono due donne che ci raccontano questa vicenda che, a detta di chi ha partecipato, è stata entusiasmante: Adriana Sbrogiò e Mira Furlani, che avrebbe voluto essere qua ma non ha potuto.

Allora la facciamo partecipare all’incontro facendo si che il suo scritto sia il primo tra gli interventi. Lei è anche un esempio di “ingrandirsi con via Dogana”: poichè non è in condizione di potersi muovere agevolmente, si è messa in rapporto via internet con molta gente che conosce perché dentro di sé ha una grandissima passione verso il nostro lavoro.

Io sono in corrispondenza con lei; a volte si baruffa,  il più delle volte no… abbiamo uno scambio buono.

Ovviamente lei parte dal suo interesse politico che è quello di un cristianesimo che, dopo certi conflitti con la gerarchia della chiesa cattolica romana, si è organizzato in comunità cristiane di base, per una forte testimonianza evangelica che parte dal basso. Molte delle donne che lei conosce si riuniscono da molti anni in convegni separati dagli uomini.

Siccome si era accorta che all’interno dei loro incontri nazionali c’erano varie critiche e scontenti, lei, che amava e ama moltissimo la Libreria e Via Dogana, si è messa in rete con delle amiche e insieme hanno cominciato a lavorare sulle relazioni affinché questo luogo, che loro amano, sia amato anche da altri e da altre. La bellezza è stata che in questo ultimo loro incontro/seminario di cui scrive su VD,  non c’è stato più quel mugugno nei confronti della Libreria. Queste donne sono riuscite a creare correnti favorevoli e comunque di scambio buono.

E finisco così, con la lettura di una parte della lettera di Mira, facendo sì, come dicevo all’inizio, che il suo sia il primo degli interventi di questa nostra presentazione del n.107, come esempio di “ingrandirsi” di Via Dogana:

 

(lettura lettera)

“Grazie (a Clara? a te?) per aver messo su VD i due resoconti uno accanto all’altro; se Adriana ed io ci fossimo accordate non avremmo scritto così in armonia. Il titolo di VD “Disimparare la guerra, imparare a confliggere” non poteva essere migliore: la tua intervista a Giordana Masotto e lo scritto di quest’ultima in Pausa lavoro mi sono molto piaciuti e credo saranno utili per molte presenti e non presenti a Paestum 2013.

Mi ha interessata molto anche il tuo articolo Bergoglio. Applaudirlo meno e ascoltarlo meglio.

Tre cose: 1) il significato della parola discernimento, riferita al papa che fa l’elogio della persona dal pensiero incompleto al pensiero aperto; 2) il valore temporale delle sue parole (del papa), che non é relativismo (non capisco mai quando si tratta o non si tratta di relativismo); 3) il suo non atteggiarsi a francescano, ma spogliarsi della sacralità. Su quest’ultimo punto avrei voluto ragionare meglio con te e le altre/i: per es. che cosa intendi per sacralità? c’é differenza fra sacro e sacralità? nel caso specifico, spogliarsi della sacralità significa spogliarsi anche dei poteri terreni che detiene? Spero di vedere l’incontro in streaming e chissà, forse mi risponderai…

Non rimproverarmi per la lunghezza, ho fatto fatica, ma dentro avevo la spinta per farlo. Speriamo tu abbia quella per leggere.

Buon incontro… e buone feste. Con affetto, Mira”.