La moglie di Welby: «Ritorno al ventennio, bisogna resistere»

di Giorgio Salvetti
da www.ilmanifesto.it

Mina Welby, moglie di Piergiorgio, è sconvolta. La incontriamo al presidio davanti a Palazzo Chigi contro il «colpo di stato» di Berlusconi in nome dell’alimentazione forzata di Eluana Englaro.

Come sta?
Questo decreto mi ha smontato, distrutto, speravo che almeno avrebbero desistito davanti al parere contrario di Napolitano e invece stanno andando avanti come un treno, contro la costituzione, contro la magistratura, contro i diritti individuali e contro il presidente della Repubblica. Hanno fatto strame di tutto. Dove siamo finiti, nel ventennio? Mi vergogno di essere italiana.

Perché Berlusconi ha forzato proprio su Eluana contro magistrati e anche contro Napolitano?
Non mi aspettavo che Berlusconi avrebbe giocato una partita tanto dura sul corpo di quella ragazza. Ma è un’opportunista, è un atto di genuflessione al Vaticano, ma anche una mossa dettata dalle sue mire politiche, di Eluana non gli interessa nulla. Mai come ora all’accanimento terapeutico si è voluto aggiungere l’accanimento politico strumentalizzando una storia personale di dolore per vincere battaglie di potere che con quella storia non hanno nulla a che vedere. Berlusconi ha persino detto che Eluana potrebbe ancora partorire, ma che cosa è, un’incubatrice? Non c’è limite, usano il suo volto, la sua immagine di quando era in salute, come testimonial di una guerra contro di lei e la sua famiglia. È un orrore.

Che succederà ora?
Non so. Dipende se davvero vorranno fare una legge a tappe forzate. In base anche a questo deciderò se continuare lo sciopero della fame. La mia intenzione era quella di spingere Napolitano a non firmare il decreto, su questo mi ha preceduto e ha già ribadito il suo no. Ma ho paura che lorsignori siano sordi e che vadano avanti contro tutto e tutti. Per questo deciderò se continuare la mia protesta. Intanto non so che succederà a Udine. Che margini ci sono per poter portare a termine la sospensione dell’alimentazione. In ogni caso non c’era modo peggiore per concludere questa vicenda.

Lei conosce bene Beppino Englaro, come reagirà?
Non so come farà a sopportarla. Ma reagirà e si sfogherà. Lo conosco bene, ci siamo confidati tante volte e so che lui non vorrebbe mai lasciare soffrire la sua Eluana in questo modo, costringendola su un letto di vera e propria tortura contro la sua stessa volontà. Perché anche se mai potesse ancora percepire la minima sensazione, lei aveva detto chiaramente che non avrebbe mai accettato di vegetare in questo stato. E questo desiderio è quello che conta. Questa vicenda non è più solo quella di Eluana, riguarda tutte le persone nelle sue condizioni o che potrebbero trovarsi in quel letto. Quello di cui ogni cittadino si deve rendere conto è che con questo decreto o con una legge approvata a forza in pochi giorni tutti noi saremo costretti a cure invasive senza che la nostra volontà o quella dei nostri cari possa opporsi in alcun modo.

Napolitano dice che su questi temi si deve pronunciare il parlamento, ma che c’è da aspettarsi da questo parlamento?
Anche il Pd è dilaniato su questi temi. Questo parlamento non sta facendo nulla di buono. La legge sul testamento biologico in discussione è un disastro, sembra piuttosto una legge contro il testamento biologico. Si obbliga il medico a decidere per il malato. È molto meglio che non venga portata avanti. Che vada tutto a monte.

Dunque che si può fare?
Per il momento stiamo meglio così come stiamo, o almeno così era fino a questo atto di forza del governo. In questo parlamento non ci sono né i numeri né i personaggi per poter lavorare a una buona legge. Si può solo sperare nella prossima legislatura. E nel frattempo bisogna resistere, resistere, resistere.