E’ TEMPO…

di Eva Maio

E’ tempo che il papa
vada sul tram
e lasci il posto
con gentilezza
a una donna ,
se la vede in piedi.

E’ tempo che il papa
giri per i mercati rionali
e confronti i prezzi,
poi faccia la spesa
col suo segretario
scegliendo ciò che è sobrio.

E’ tempo che esca
col suo gatto in braccio
a chiacchierare
con la gente comune
per capire con loro
l’ aria che tira.

E’ tempo che trovi il tempo
per ascoltare
profondamente
tutti i teologi,
quelli che la pensano come lui
e quelli che non la pensano come lui.

E’ tempo che si sieda
sui gradini delle chiese
con preti e non
e senza microfono davanti alla bocca
provi la bellezza
del dialogare con sorelle e fratelli.

E’ tempo che un papa
sappia vedere la fede
di chi gli sta davanti attorno di fianco
e dilati il cuore
e orienti i passi
là dov’e’ il vento di Dio.

E’ tempo che non perda tempo
a far la prefazione
ai libri dei potenti,
a far organizzare banchetti
in onore di chi progetta guerre:
quel tempo non è solo perduto.

Tempo sottratto alla benedizione
dei facitori di pace:
tempo guastato avvelenato
imputridito perché asservito.
Asservito a ciò che è male
per il futuro del mondo.

Riprenda il tempo feriale
sulle orme del nazareno
e le vesti feriali
e parole feriali
e incontri feriali
e modi d’abitare feriali.

Ri-assuma la ferialità del vivere
normale
perché di sette giorni
solo uno è solenne:
gli altri tutti dediti
al lavoro di fare bello il mondo.

E metta al centro
del suo dire buone notizie:
di grame e amare
la terra è stanca.
Guardi bene l’ora
che già è tardi.