Alternativa o barbarie di L.Menapace

Lidia Menapace
14 novembre 2012

Persino i programmi pomeridiani della Rai,quelli per casalinghe e anziani/e esprimono preoccupazione per la ferocia dei comportamenti (tra minori, per femminicidi, per fidanzate dimenticate a morire sulla riva di un lago, per i’incuria di medici, il ripetersi di disgrazie appena piove, capiscono la rabbia di disoccupati/e): ma questo non ferma la montata della barbarie, che non è un epifenomeno marginale, è l’essenza stessa della crisi capitalistica lasciata andare per il suo verso, non contrastata consapevolmente, non giudicata con coscienza informata nella sua portata e necessità.

Psicologhe e psicoterapeuti, personaggi del teatrino televisivo, assistenti sociali balbettabo o gridano il loro stupore e preoccuapazione, non andando più in là di qualche mea culpa individuale, che è giusto ovviamente, ma -come ben si sa- del tutto incapace di avviare la costruzione di una alternativa.

Ragazzini che violentano e quasi massacrano loro coetanee bruciate verdi, interpellati sul perchè, dicono che non hanno altro per passare il tempo; medici operano negli ospedali pubblici e si fanno pagare parcelle private, oppure durante un parto sbagliano e mentre la neonata ci mette quattro giorni a morire, si affannano a predisporre carte false per non essere incolpati e dover pagare negligenza e mancanza di preparazione professionale, ammalati di SLA debbono minacciare di mettersi davanti al ministero dell’Economia levandosi i respiratori per protesta, ben sapendo che le conseguenze possono diventare in breve irrreversibli, città e campagne sono allagate, piene di fango, case con le cantine piene d’acqua , manca luce gas riscaldameto ecc. E non era l’uragano di New York.

I Tg registrano molti volti e voci di donne ogniqualvolta si vedono piazze affollate da manifestazioni, molte parlano e vengono intervistate; ma appena le sedi si fanno uffciali e si vedono le sale, le donne scompaiono o se ci sono, diventano invisibili: esemplare ciò che è capitato alla Puppato, che ha detto meno sciocchezze di altri ed è addirittura stata “saltata” dal presentatore