Noi Siamo Chiesa – Comunicato Stampa

Noi Siamo Chiesa
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Comunicato Stampa
Il NO del Vaticano alla depenalizzazione dei comportamenti omosessuali è contro lo spirito di accoglienza e di carità di cui parla il Vangelo di Gesù.

Il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Dopo il fantasma “eutanasia”, che ha innescato la campagna della CEI sul caso Englaro, ora è il fantasma “matrimonio omo” ad allontanare il Vaticano dal buonsenso e dalla carità cristiana e a fargli assumere una posizione odiosa e incomprensibile come quella di osteggiare la depenalizzazione universale dell’omosessualità, proposta all’ONU dalla Francia con il consenso di tutti i paesi dell’Unione Europea.

Per chiarezza nella definizione delle responsabilità, mi sembra impensabile che una tale linea non sia diretta espressione di una decisone di Benedetto XVI, di cui l’arcivescovo Celestino Migliore è un semplice portavoce.

Mi chiedo se questa è la messa in pratica, all’oggi, delle tanto conclamate e sollecitate “radici cristiane” dell’Europa; mi chiedo perché si dicono cose di cui la Chiesa si dovrà pentire in un futuro, magari non troppo lontano.

Con Vito Mancuso (“Corriere della sera” di oggi 2 dicembre) mi sembra che “la Chiesa rischia di essere poco cattolica, poco accogliente, non cattolica, cioè non universale, in fin dei conti, poco cristiana”.

Ora “Noi Siamo Chiesa” e, in generale, i cattolici “del dissenso” o “critici” sperano che si esprimano con chiarezza e ad alta voce, individualmente o mediante le tante associazioni, i molti credenti che si trovano a disagio di fronte a questa presa di posizione, che è estranea ad una autentica sensibilità evangelica, oltre che molto dannosa dal punto di vista pastorale.”

Roma, 2 dicembre 2008

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Il salto all’indietro della chiesa di Aurelio Mancuso in Liberazione del 2 dicembre 2008
Molto dura la reazione del presidente nazionale dell’Arcigay. “Ecco a cosa si oppone il Vaticano: alla possibilità che questi nostri fratelli e sorelle abbiano salva la vita. Che nessuno possa più toccare una persona omosessuale e seviziarla, torturarla, rinchiuderla per anni in orrende prigioni.” ” non è necessario essere anticlericali per provare un moto di sdegno contro un’azione che di cristiano, di messaggio evangelico, non ha proprio nulla”

«Una scelta molto grave. C’è chi rischia la forca” intervista a Emma Bonino a cura di Umberto De Giovannangeli in l’Unità del 2 dicembre 2008
“la presa di posizione del nunzio apostolico all’Onu, monsignor Migliore, è an­che contraddittoria … nel senso che monsignor Miglio­re, dopo aver rimarcato che il cate­chismo condanna la discriminazio­ne nei confronti degli omosessua­li, finisce poi per opporsi ferma­mente ad una iniziativa che tende a porre fine ad una penalizzazione (delle persone omosessuali) che può arrivare fino alla pena di mor­te per ragioni di sessualità.

I fulmini del Vaticano di Ivan Scalfarotto in l’Unità del 2 dicembre 2008
“Quello che veramente preoccupa di questa mossa così crudele e bizzarra ad un tempo è tuttavia il vero obiettivo politico che essa nasconde: (…) cavalcare la prevedibile contrarietà dei Paesi islamici per raggiungere obiettivi legati a zone d’influenza di interesse diretto della Chiesa Cattolica e in particolare all’Italia…”

L’ossessione del peccato di Michele Serra in la Repubblica del 2 dicembre 2008
“Il nesso tra la salvezza degli omosessuali dalla forca o dalla lapidazione o dalla galera, e il “matrimonio tra persone dello stesso sesso”, è ovviamente inesistente. Oppure, può venire in mente solo a chi anteponga brutalmente una propria ossessione dogmatica alle urgenze umane” “Viene da pensare che la persona, secondo la visione del rappresentante della Santa Sede, venga comunque dopo la Morale e dopo la Famiglia. Come se Morale e Famiglia non fossero al servizio della persona, ma fosse questa a doversi accontentare dello spazio concesso da quelle”

Lang: che errore, così la Chiesa si mette contro i giovani intervista a Jack Lang a cura di Guido Martinotti in la Repubblica del 2 dicembre 2008
” Mi piacerebbe immaginare un Vaticano più tollerante. In fondo, Gesù aveva lanciato messaggi di comprensione verso gli altri: mi piacerebbe vedere una Chiesa che torna all´insegnamento originario del vangelo” “Nel migliore dei casi, l´opinione pubblica francese sarà indifferente a questa dichiarazione della Santa Sede, nel peggiore reagirà con ironia, sarcasmo, diffidenza.”

Il cattivo paradosso di Gian Enrico Rusconi in la Repubblica del 2 dicembre 2008
“E’ grottesca la motivazione con cui il Vaticano si oppone alla proposta di depenalizzazione dell’omosessualità che sarà presentata all’Onu dalla Francia a nome dei 25 Paesi della Unione europea. Il Vaticano infatti è preoccupato che «nuove categorie protette dalla discriminazione creeranno nuove e implacabili discriminazioni». Siamo al cattivo paradosso che per proteggere le persone omosessuali, queste dovrebbero essere mantenute sotto la minaccia di reato perseguibile per legge.” ” Non si dialoga più. Si contrappongono posizioni sempre più intransigenti. Ciò che conta è la loro potenzialità mediatica, che nel nostro Paese è saldamente in mano alla linea vaticana.” “Perché (il Vaticano) adotti oggi questa strategia non è chiaro. Evidentemente il sesso e una certa idea di famiglia contano di più delle riflessioni della fede”

“Bisogna aiutare i gay, non colpevolizzarli” intervista a mons.Luciano Pacomio a cura di Giacomo Galeazzi in La Stampa del 2 dicembre 2008
“San Paolo diceva “non c’è più greco né giudeo, né schiavo né libero”, così aggiungo “non c’è più omosessuale o eterosessuale” nell’identificazione profonda del rapporto con Dio. Fare del bene agli altri è la strada maestra per chiunque.” ” Bisogna stare attenti alle parole che appaiono una discriminazione dei gay, non è il caso di entrare troppo nell’aspetto legislativo su scala nazionale e internazionale. Ogni cosa che è rispettosa della libertà, che non fa male alla decisione degli altri va guardata e valutata in una chiave globale”