INDIGNAZIONE DI A.GE.DO

Ho meditato a lungo prima di scrivere questa missiva, ma dopo le parole di mons. Migliore portavoce del Vaticano, e la richiesta di aiuto in Associazione di un ragazzo sedicenne che ha tentato il suicidio angosciato e rifiutato dalla famiglia (avendo dichiarato la sua omosessualità), delusa per l’appello fattoLe ( rimasto per lunghissimi anni, inesitato), con rammarico per il suo silenzio, dopo aver esaminato accuratamente i fatti intercorsi antecedentemente, le espongo quanto segue:

Nella quarta giornata diocesana, ancora una volta non è stato presentato nessun progetto che sia stato realizzato dall’analisi degli incontri precedenti. Il cardinale Renato Martino, (ampiamente ossequiato da Lei), il suo lavoro svolto nei tanti paesi del mondo, e la presentazione del suo libro sono stati i temi centrali della quarta giornata.

Mi chiedo delusa: Che funzione hanno questi incontri? Quale interesse e per che cosa?

Emerge, invece la necessità di approntare un forum e lavorare tutti in rete: Arci, chiesa S:Pietro e Paolo. Comune di Misterbianco e tante altre Associazioni di volontariato per far conoscere e, cercare di risolvere, problematiche gravi che gran parte della cittadinanza sconosce .

.I ” SE” non producono nulla. Nella lettera che Le ho consegnato personalmente nel 2005, esponevo il disagio che le famiglie ,e sono tante, vivono quando un figlio o una figlia si dichiarano omosessuali. Mi pare che il suo disinteresse riguardo l’argomento sia tipico di chi non vuole assumersi responsabilità. E questo non è scritto in nessuna pagina del Vangelo. Dico che Vescovi, Arcivescovi somigliano tanto ad una gerarchia “carrieristica” distanti dall’accoglienza cristiana.

Il lavoro dell’AgeDo a sostegno delle famiglie e dei tanti giovani vittime di bullismo, vedo che non costituisce una priorità da parte della Chiesa. Questo muro di silenzio, non interroga le coscienze di molti parroci che si limitano a condannare in maniera semplicistica l’omosessualità delle persone che incautamente si rivolgono a loro, infliggendo ancor di più confusione e sensi di colpa . Ma soprattutto Lei con il suo silenzio, lascia che tanti giovani vivano situazioni di emarginazioni , non sentendosi accettati dalla famiglia. Molti di loro tentano il suicidio perchè non si sentono amati. Dov’è la Chiesa? Mi chiedo addolorata.!

Conoscere la diversità che oggi è in molte famiglie, significa mettersi in ascolto con umiltà e non disinteressarsi con l’arroganza del potere, servendosi del vangelo in maniera impropria. Il Papa, si dovrebbe ricordare che gli omosessuali sono anzitutto persone e tante madri soffrono perché i loro figli si sentono bistrattati dalla –Chiesa. Quanto sia importante per i gay e lesbiche poter formare una coppia stabile, fedele e riconosciuta, noi dell’Associazione lo sappiamo per diretta esperienza. E’ gravissimo voler penalizzare l’amore tra due persone dello stesso sesso. La Chiesa dovrebbe accogliere, comprendere, e dare serenità alle famiglie che non sono state educate a questo “imprevisto”.

Cara Eminenza è con me che avrebbe dovuto intrattenere il dialogo per le istanze esposteLe, non con don Pippo Gliozzo che non ha nulla a che vedere con il lavoro dell’Associazione Age.Do . Provo vergogna per questa Chiesa, che non sento mia, che confonde il potere con il messaggio del Vangelo. L’insulsa opposizione alla depenalizzazione della pena di morte da parte del Vaticano, non può che lasciarci nello sconcerto più assoluto. L’uccisione o l’impiccagione di persone omosessuali in Iran per il reato di omosessualità commenta da sé il silenzio del Papa. Quel Gesù di cui fra pochi giorni si celebra la sua nascita ha portato amore nel mondo e non divisioni. Indignata, non desidero più essere presente a queste “farse”. Il mio tempo è prezioso. Ritengo sia meglio impegnarlo in maniera più costruttiva e proficua, per cui non ho il piacere di ricevere ulteriori inviti.

E poi mi chiedo perche tanto interesse negativo da parte della gerarchia ecclesistica verso l’omosessualità, con tanti gravi, gravi problemi che affliggono l’intera umanità? Forse per i tanti scheletri chiusi negli armadi di questa Casta così privileggiata? No comment.

Chi ha scelto l’impegno evangelico, un giorno ne dovrà rispondere più di qualunque altra persona delle proprie negligenze .

Distinti saluti

Amalia Giardina (AgeDo)