CHIESA E OMOSESSUALITÀ. YOUTUBE CENSURA

di Bruna Iacopino
da Articolo 21

Ci sono argomenti che è meglio non affrontare, termini che è preferibile non utilizzare, per questioni di decenza, per morale, e ci sono film che è il caso di tagliare, perchè potrebbero risultare “diseducativi”. Figuriamoci poi se si tratta di un video di inchiesta dal taglio giornalistico… si passa direttamente alle minacce di querela.

La vicenda è estremamente semplice. Saverio Tommasi, attore e regista e Ornella De Zordo, consigliere comunale a Firenze ( nota alle cronache anche per le ultime polemiche con il sindaco Dominici) decidono di mettere sù un progetto di “informazione alternativa” con una serie di dieci inchieste video inerenti temi di attualità. Realizzano la prima. Il tema è scottante ( chiesa e omosessualità), i contenuti promettono un gran bene, lo stile accattivante fa l’occhiolino alle Jene, il giornalista in questione fa “l’infiltarto” di turno. Durata 10 minuti.

Il video viene mandato su youtube e in poco tempo riesce a collezionare parecchi consensi, le associazioni gay e lesbiche italiane lo rilanciano con foga, se ne occupa anche la stampa nazionale, grazie al tam tam attuato via mail dai due intrepidi reporter.Tuttavia dopo una presenza in rete per una decina di giorni e circa 12.000 visite totalizzate, youtube decide di rimuovere il video a causa di una “ presunta violazione della privacy”.

Le motivazioni, a detta di Tommasi sarebbero ben altre, ovvero le minacce di querela giunte a lui e a De Zordo da parte di uno dei protagonisti del video, Luca di Tolve, esponente del gruppo Lot e promotore dei seminari di guarigione per problemi legati alla sfera sessule funzionali a “ restaurare la mascolinità”, attraverso la preghiera e l’ausilio dello Spirito Santo. Che Di Tolve sia un esponente del gruppo non è un mistero, sulla sezione “ chi siamo” del sito si legge: “ Siamo un gruppo di giovani cattolici che in passato hanno frequentato con beneficio i corsi di Living Waters e di Obbiettivo Chaire per le ferite della sfera affettiva e relazionale.”

Subito sotto compare una foto in primo piano, esattamente quella di Luca di Tolve, che racconta ampiamente e dettagliatamente la sua esperienza di gay “guarito” ormai eterosessuale, senza fare mistero del fatto che a guarirlo sia stata la scoperta delle teorie di Joseph Nicolosi nonché “ Tre rosari al giorno, i corsi del gruppo Chaire e quelli di Living Waters”.

Fermiamoci un attimo su questi due gruppi. Il Living Waters ha come riferimento il pastore evangelico Andy Comiskey, anche lui ex-gay, creatore nel 1980, di un programma di guarigione interiore per problemi legati alla sfera relazionale e sessuale. Invece, Obiettivo Chaire- si legge su Wikipedia- è un gruppo cattolico che, nella fedeltà alle posizioni dottrinali del magistero della Chiesa cattolica riguardo all’omosessualità, si propone di «offrire risposta alla richiesta di aiuto pervenuta da molte persone […] ferite nella propria identità sessuale, in particolare per tendenze di natura omosessuale».

Si rivolge esplicitamente a «quelle persone che rifiutano la logica dell’attivismo gay e chiedono di essere accompagnati a superare il loro disagio, ritrovando il disegno originario di Dio sulla loro vita».Gruppi cattolici dunque, che si mettono in moto nella convinzione di rendere un servizio a persone sofferenti e malate, in questo caso omosessuali, con l’aiuto della religione e della preghiera, e appoggiandosi a strutture cattoliche. In sostanza: dall’omosessualità si può uscire come si può uscire dalla droga.

I siti di riferimento, quelli citati sul video, sono un continuo rimando, in molti casi è possibile trovare del materiale documentario, anche di carattere scientifico, o pseudo, più una serie di consigli per genitori e amici.Il lavoro fatto da Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, è dunque un lavoro di documentazione e analisi, in primis dei documenti cartacei, che è possibile reperire anche on-line e delle diverse teorie che vi ruotano attorno, come la presunta responsabilità della figura materna nel caso dell’omosessualità del figlio, maschio…

Ma nulla ha a che vedere con la violazione della privacy ( l’ unica persona ad essere ripresa in volto è il padre esorcista mentre celebra la messa). Piuttosto ha i toni polemici di una denuncia. Assimilare l’omosessualità alla presenza di Satana sulla terra ( cpome avviene durante il corso in cui Tommasi si è infiltrato), e sostenere che “Pasolini morì a causa delle sue abitudini sessuali…” sono affermazioni pesanti e che difficilmente possono scrollarsi di dosso l’ombra omofobica che potrebbe celarsi dietro.

L’Arcigay nazionale, dal canto suo, grida vergogna e “…denuncia questa aggressiva escalation contro l’omosessualità, che sparge menzogne e procura concreti danni ai vissuti delle persone che cadono in questa rete di esaltati cattolici reazionari!”. “ Le gerarchie cattoliche- scrive il presidente, Aurelio Mancuso- che ogni giorno pubblicamente condannano l’omosessualità, si affidano ora a praticoni apprendisti stregoni, che cercano di dimostrare che dall’omosessualità si può guarire, spargendo pericolosissime idee e giudizi sul ruolo genitoriale e sui modelli sociali di riferimento, che dovrebbero preoccupare in primo luogo i cattolici.

”Per molto tempo considerata una malattia psichiatrica, l’omosessualità ha perso quest’etichetta dalla metà degli anni ’70, dal ’93, questa posizione è stata fatta propria anche dall’OMS. Ciononostante essere omosessuali continua ad essere un reato, punibile anche con la pena di morte o con la reclusione, in molti paesi nel mondo, 94 gli Stati in cui esiste il ’reato di omosessualità’, in 7 di questi (Iran, Mauritania, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Arabia Saudita, Nigeria) vige la pena capitale.

Però la proposta francese di una moratoria internazionale per il reato di omosessualità da portare all’ONU è stata accolta in maniera critica dal Vaticano, suscitando una serie di polemiche successive fino ad un sit-in svoltosi il 6 dicembre.Secondo il Vaticano, infatti, chiedere la depenalizzazione del reato di omosessualità porterebbe come conseguenza ad una serie di pressioni all’interno degli stati che non accettano unioni fra persone dello stesso sesso.

Recentemente una leggera marcia indietro, tramite il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi: “ “La Chiesa è certo per una depenalizzazione della omosessualità, non è per riconoscere leggi penali che considerino crimine l’omosessualità”.Fermo restando che al momento si tratta di una proposta, da avanzare all’ONU, di cui il Vaticano non fa parte.

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Buongiorno a tutti/e!

Mi permetto di inviarvi un breve aggiornamento circa l’inchiesta Guarire si deve: chiesa e omosessualità, a nome mio e di Ornella De Zordo, con la quale, esattamente a metà, portiamo avanti il progetto “l’altrainchiesta / 10 brutte storie italiane”.

Questa prima inchiesta, lo ricorderete, si basa sulla denuncia pubblica di alcuni corsi di “guarigione per omosessuali” portati avanti con l’aiuto di preti esorcisti.Dopo un ottimo risalto sulla stampa nazionale e un’interrogazione parlamentare (grazie Arcigay), Youtube ha oscurato il video adducendo generali motivazioni riguardanti una presunta “violazione dei termini e delle condizioni”, rifiutando fino a questo momento qualsiasi spiegazione.

Nel frattempo Luca Di Tolve, docente del corso, mi ha spedito una ingiunzione di rimozione del video anche dal mio sito entro la giornata, in caso contrario sarebbe partita querela. I diritti vengono prima delle “cause legali” e abbiamo deciso di continuare a diffondere il video, decidendo anzi di rilanciarne la diffusione che calcoliamo ormai in un totale di visualizzazioni che sfiora le 20.000.

Questo nostro impegno è possibile grazie anche
all’appoggio generosissimo di Arcigay Firenze e Azione gay e lesbica, che ringraziamo di cuore.

Abbiamo linkato il video dall’amica Arcoiris.tv, ora più che mai potete contribuire anche voi a questa battaglia di civiltà e diritti diffondendo i relativi link.

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=10999
http://www.saveriotommasi.it/video/inchieste/guarire-si-deve/

Grazie per l’impegno.
Buona diffusione e un abbraccio di pace, a presto risentirci,

Saverio Tommasi e Ornella De Zordo