LETTERA DI GIOVANNI FRANZONI

Caro Rosario,

ieri sera 12/01, presso la sede degli “Amici della mezzaluna rossa” abbiamo avuto una animata riunione fra “Action for peace”, “Ebrei contro l’occupazione”,”Donne in nero” e “Un ponte per…” e i responsabili dei palestinesi : Samir per la Comunità palestinese del Lazio, Youssef Salman per “Amici della mezzaluna rossa” Bassan Saleh per “Forum Palestina” (quindi TUTTI).

L’argomento era la manifestazione NAZIONALE contro il massacro di Gaza che era stata annunciata per il 17 gennaio a ROMA. Erano presenti anche due rappresentanti della Tavola della pace che in una riunione precedente ci avevano promesso di fare del tutto per convincere Flavio Lotti a fare la manifestazione di Assisi il 18, anche coerentemente con le marce Perugia-Assisi che sono sempre state di domenica, per non sottrarre partecipazione alla manifestazione dei palestinesi che rischiano – per l’abilità della stampa venduta – a passare per i “cattivi” che bruciano le bandiere. Questi rappresentanti della Tavola ci hanno detto che Flavio Lotti è stato IRREMOVIBILE e quindi le due manifestazioni nazionali sono nello stesso giorno.

Abbiamo deciso di fare del tutto perché non appaiano in palese antagonismo e manderemo due palestinesi la mattina del 17 con la speranza che li facciano parlare. Parlando a quattrocchi con i rappresentanti dell’Arci e delle Acli, ti spiegano che quando parlano di “Scelta diversa” intendono il diritto dei pacifisti italiani a fare una scelta diversa dai palestinesi che non possono condannare e emarginare Hamas, anche quando loro sono e restano di Fatah.

Personalmente non credo che sia nostro compito versare sale sulla piaga del conflitto fra laici e religiosi fra i palestinesi e quando sono tutti uniti (fra l’altro ieri sera erano TUTTI di Fatah) ma indubbiamente come a Milano verranno alla manifestazione anche i religiosi. Il servizio d’ordine sarà rigorosissimo e tenuto da giovani palestinesi con una maglietta speciale per non dare spazio a MILITIA dei fascisti che sporcano di vernice gialla le serrande dei negozi di ebrei e danno deliranti adesioni naziste ai palestinesi né a quelle teste calde che avessero in testa di bruciare bandiere o incendiare cassonetti.

Io penso che qualche pullman e qualche treno dovrebbe indirizzarsi anche a Roma, ti prego di dirlo a Paolo. Non mi piace che il diverbio D’Alema – Veltroni si rispecchi nelle scelte delle nostre comunità che sono povere di numero ma possono aiutare a fare chiarezza. Circa l’estremismo di Hamas, formazione di cui non condividerei il modo di coniugare religione e politica, ma debbo frenarmi perché in questo momento in cui l’autorità palestinese è acefala perché Abu Mazen è scaduto il 9/1 è solo Hamas che chiede che non venga prorogato il suo mandato ma, data la presidenza al presidente del parlamento palestinese si organizzino le prossime elezioni e si proceda alla riconciliazione fra palestinesi ed è solo Hamas che resiste sul terreno, chiederei di tener conto del messaggio del parroco cattolico di Gaza. Spero lo conosciate nella sua sinteticità e non mischiato a considerazioni nobili ma estranee alla sua posizione che ha fatto PAX CRISTI.

Ti prego di comunicare queste mie informazioni alle comunità e particolarmente a Paolo Ferrari. Poi faranno quello che la loro coscienza INFORMATA dirà loro di fare. Stasera, martedì, c’è SEGRETERIA allargata in comunità per designare chi viene al collegamento. Io sono impedito per analisi ed ecografie varie e perché partecipo costantemente al presidio nostro, della Rete Radié Resh e delle Donne in Nero a Largo Goldoni. Un abbraccio

Giovanni Franzoni