Eluana riposa veramente in pace.

NOI SIAMO CHIESA
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Eluana riposa veramente in pace. Ora si faccia preghiera e silenzio senza usare della sua vicenda per una inaccettabile legge sul testamento biologico.

Il portavoce di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Avevamo chiesto silenzio e preghiera. Ora Eluana riposa in pace; si faccia silenzio e i credenti tutti si raccolgano in preghiera per Lei e implorino serenità, per quanto possibile, per i suoi genitori. Se la famiglia chiedesse i funerali religiosi non si assista allo scandalo intollerabile di vederli negati, come nel caso di Piergiorgio Welby.

I cattolici che si richiamano al Concilio e fanno riferimento a “Noi Siamo Chiesa” sono amareggiati per le strumentalizzazioni che si sono fatte e che si stanno facendo sul caso Englaro sia da parte del Governo, con le sue evidenti forzature anticostituzionali, sia da parte delle gerarchie della Chiesa, con le loro indebite e pesanti intromissioni nei confronti delle istituzioni della Repubblica.

Ora si discuterà della legge sul testamento biologico. Il nostro auspicio è che ci sia una discussione non affrettata e che non imponga, a colpi di maggioranza, norme che siano poi occasione di scontro nel paese per anni. Tali sarebbero quelle che limitano la libertà di autodeterminazione del malato prevista dall’art.32 della Costituzione o che affermino, contro le indicazioni della scienza medica, che l’alimentazione e l’idratazione forzata di soggetti in stato vegetativo permanente non costituiscono accanimento terapeutico (in contraddizione anche con il paragrafo 2278 dello stesso Catechismo della Chiesa cattolica).

Perché continuare in una contrapposizione tra l’identità “cattolica” che, da sola e sempre, difenderebbe la vita e quella “laica” che spregiudicatamente sarebbe disposta a facili cedimenti etici ? I credenti, senza erigersi a maestri, potrebbero offrire a tutti la ricchezza della loro vita spirituale e della loro sensibilità morale per dialogare sui problemi della vita e della morte come si pongono ora e per cercare insieme le risposte delle istituzioni a problemi nuovi e complessi che la scienza pone oggi all’inizio del terzo millennio.”