COMUNICATO DELLE CDB ITALIANE SULLE RONDE

All’appesantimento del controllo repressivo imposto col decreto sicurezza riteniamo che sia un imperativo primario contrapporre la vita e la politica ponendo alla radice di tutto la relazione fra persone.

Ci inquieta questa politica governativa che pretende affrontare temi molto seri quali la sicurezza e la legalità con strumenti esclusivamente repressivi rivolti spesso contro le fasce più deboli della società. L’istituzionalizzazione poi delle “ronde” estremizza il messaggio distruttivo che viene inviato alla società: non aggregazioni di solidarietà responsabile ma “fasci” di contrapposizione sospettosa e incivile.

Riteniamo che nessuna persona razionale e sufficientemente informata possa pensare che davvero un provvedimento legislativo basato su un’ideologia repressiva risolva qualcuno dei problemi sollevati dall’immigrazione. Si creeranno invece disagi anche gravi agli immigrati onesti, che com’è a tutti noto sono la grande maggioranza, mentre i delinquenti di ogni colore non saranno nemmeno sfiorati.

Questi hanno protezioni e richiami dentro la “città blindata”, perché il loro lavoro è sempre più richiesto, si tratti di spaccio, di prostituzione, di taglieggiamenti o di truffe. Infatti le organizzazioni criminali di stampo mafioso hanno crescente bisogno di ramificarsi in tutto il territorio nazionale e non più solo di dominare qualche sacca o regione, usando manodopera sradicata, priva di identità e di legami che non siano quelli criminali.

Così, come conseguenza dell’appesantimento del controllo repressivo avremo anzi una intensificazione del dominio da parte della delinquenza organizzata sull’immigrazione. E questa è manna per le forze irresponsabili che cavalcano il disagio, la paura e le angosce della gente per accentuare la regressione e la dipendenza dai poteri.

L’impegno fondamentale anche per coloro che si richiamano al Vangelo è la crescita culturale della società. Perciò riteniamo che sia un imperativo primario impostare la vita e la politica ponendo alla radice di tutto la relazione fra persone. Lo è da sempre. Ma oggi il primato delle relazioni è diventato una necessità assoluta e urgente in questa crisi angosciosa della società dominata dal danaro e giocata sulla competizione globale.

Le Comunità cristiane di base italiane