Per la Birmania

di avaaz.org

Cari amici,

il leader democratico birmano e vincitore del Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, ha trascorso gli ultimi 13 anni detenuta dalla giunta militare birmana. Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver sfidato coraggiosamente il loro regime brutale con appelli alla democrazia. Questa settimana un barlume di speranza si è acceso per il loro rilascio, e per noi è tempo di appoggiarli.

Mettendo a rischio la propria incolumità parlando dei propri amici detenuti, questa settimana gli attivisti birmani hanno richiesto il rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici ed hanno lanciato un appello al mondo affinché li aiutasse. Dal momento che la crisi economica globale rende il flusso di aiuti più essenziale, i generali birmani stanno diventando più vulnerabili alla pressione internazionale, ma abbiamo bisogno di una valanga di firme al Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon per far in modo che questa diventi una priorità assoluta. Segui il link per firmare la petizione, ed inoltra questa email per assicurare che lei ed i suoi compagni detenuti siano liberati:

http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners/?cl=200947247&v=3021

Gli organizzatori birmani hanno stabilito un obiettivo di 888,888 firme. Il numero 8 è significativo nella cultura birmana, e la giunta al potere è estremamente superstiziosa – un numero così alto e significativo può avere un’influenza speciale su di loro. Ma questo tema non compare nei titoli dei giornali, così per raggiungere i nostri numeri abbiamo bisogno di inoltrare questa email e persuadere i nostri amici ad aiuare.

Aung San Suu Kyi è il volto internazionale della lotta per la democrazia in Birmania. E’ stata detenuta numerose volte a partire dal 1988. Adesso è agli arresti domiciliari e non le è permesso alcun contatto con il mondo esterno.

Ma la crescente pressione internazionale sta funzionando — A dicembre, 112 ex presidenti e primi ministri di 50 paesi hanno inviato una lettera al Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon sollecitandolo a fare pressioni per il rilascio di tutti i prigionieri politici, e 20 prigionieri politicisono stati rilasciati a febbraio dopo che una delegazione delle Nazioni Unite aveva visitato il paese.

Le fonti adesso riferiscono che il regime militare ha paura di questo appello online massiccio e unificato all’ONU –più di 160 gruppi birmani in 24 paesi stanno partecipando alla campagna. Ma è necessario che tutti noi e tutti ii nostri amici firmino la petizione per attirare l’attenzione di Ban Ki Moon. Avaaz ha già agito in precedenza per la Birmania — possiamo farlo di nuovo. Clicca qui per fermare gli arresti e la brutalità:

http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners/?cl=200947247&v=3021

Questa è una di quelle occasioni in cui se agiamo in numero sufficiente possiamo fare veramente la differenza. Unisciti ai coraggiosi attivisti democratici birmani detnuti e nascosti ed aiuta a porre fine a questa violenta repressione.

Con speranza e solidarietà,

Alice, Ricken, Pascal, Graziela, Veronique, Iain, Paul, Luis, Paula, Brett e l’intero team Avaaz


Fonti:

http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.3101551735
http://www.sudestasiatico.com/2009/03/13/myanmar-ong-lanciano-campagna-per-liberazione-prigionieri-politici/
http://it.peacereporter.net/articolo/14146/Myanmar,+il+regime+stringe+la+morsa
http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/340

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