UNA MORALE OCCHIUTA E ASTRATTA, IMPIETOSA ED IMPLACABILE, DISUMANA E IPOCRITA

di Concetta Centonze

La presa di posizione della Conferenza Episcopale Italiana manifesta ancora una volta una chiesa ripiegata su se stessa, gelosa di privilegi, permalosa per quanto concerne la sua immagine

Posizioni così radicali non fanno che radicalizzare quanti, come i movimenti di base e biblisti, per rimanere fedeli alla PAROLA di Dio, sono moralmente obbligati a correggere papa ed alto clero rivendicando le proprie radici nel Vaticano II.

Il vaticano crede forse di liquidare papa Giovanni concedendogli la definizione di papa buono! Nell’accezione in cui viene utilizzata oramai questa formula, nel migliore dei casi, sta a significare… inoffensivo… noi del ’58, invece, – leggi quanti erano nati nell’anno in cui fu eletto papa Giovanni XXXIII – affermiamo che da lì é iniziata la nuova tradizione ed é rinverdito il messaggio dei Vangeli: in quel punto la storia umana si é congiunta con la metastoria di Dio.

L’impero vaticano, che nei precedenti 1958 anni aveva preso il posto dell’impero romano e degli imperi laici aveva utilizzato le strutture, i metodi, guerre, persecuzioni, inquisizioni, ghettizzazione per isolare gli elementi di disturbo… riceveva l’afflato dello Spirito che tutto ricrea e pareva pronto per un’accoglienza autentica della buona novella: avrebbe rinunciato ai trionfalismi, all’apparato, alla contrapposizione o all’identificazione con il potere laico o peggio ancora con lo strapotere dei ricchi diventati tali a scapito degli altri, e portatori di un’etica concentrata nell’ insolente affermazione di Confalonieri: “ciò che non é espressamente vietato, non é proibito”; si sarebbe rifatta chiesa degli ultimi: ciò, tragicamente, non é accaduto. Papi santi quali Paolo VI e Giovanni Paolo II hanno, voglio pensare in buona fede, ammantato di un velo soporifero il Vaticano II.

Alla buona fede di Ratzinger , invece, non credo e se si dovesse applicare quella morale che egli pretende di applicare agli altri -vedi preservativo e aborto- cioè occhiuta e astratta, impietosa ed implacabile, disumana e ipocrita, non credo che egli e l’alto clero si salverebbero… sempre che credano ancora in Gesù Cristo.