IMMORTALI PER LEGGE

di Lidia Menapace

L’Italia è un grande paese dove vivere è facile. Non serve conoscere le leggi o i regolamenti. È sufficiente che il capo del governo si inchini al capo della chiesa e tutto va!

“Tutti gli uomini sono mortali. Socrate è un uomo. Socrate è mortale”. Potevamo tenerci una anticaglia come questa? : mai no! E la patria del diritto poteva fermarsi alla Costituzione italiana, che ha ormai più di 50 anni ed è stata scritta senza il contributo di Berlusconi? mai no!

Adesso (ed è un argomento sul quale si potranno scrivere romanzi fantascientifici, legal thriller e film horror) c’è una legge che ci rende immortali. Infatti: nemmeno se si scrive davanti a un notaio e si conferma ogni tre anni che si vuol essere lasciati andare in pace e si indica chi -in caso di nostra incapacità di decidere- per noi faccia eseguire la nostra volontà (per questo si chiama testamento e chi esegue è un esecutore testamentario, una figura del diritto antica quanto il mondo, ma che Berlusconi sembrava aver accettato, quando acquistò Arcore su consiglio del tutore ed esecutore testamentario della giovane erede): nemmeno in questo caso si può morire in pace.

Insomma il fatto è che fra pochi giorni in Italia si diventerà “immortali per legge”. E poi non siamo contenti di avere Berlusconi e di averlo per sempre? Ha ragione Buonaiuti, siamo ingrati.

A me per fantasia un po’ macabra viene in mente un soggetto per un programma tv eterno: comincia con una signora che lascia scritto di non voler avere ne’ come trattamento sanitario, ne’ per accanimento terapeutico, ne’ per nessun’altra ragione l’alimentazione ne’ l’idratazione forzata e secondo la legge che sarà votata, vien tenuta artificialmente non morta: si va avanti per decine e decine di episodi i più vari di successivi “immortali per legge”. Il nuovo reality si allunga e riempie via via tutti gli ospedali, mentre i cimiteri possono essere destinati alla legge sulla casa per costruirvi case popolari mono e bifamigliari, dato che muoiono ormai solo operai di incidenti sul lavoro e donne che abbandonano i mariti e tutti gli altri ex che hanno avuto, i quali al grido “senza di lei non posso vivere” le ammazzano illogicamente ma realmente.

Abitare nei cimiteri è però un’usanza mussulmana: spero che il papa colga al balzo la straordinaria occasione per un’intesa ecumenica con l’Islam.

Insomma alla fine la cittadinanza intera è legata a tubi e sondini. E consuma molto poco; le riserve d’acqua si ricostituiscono; alluvioni e piogge più o meno acide ripuliscono i cimiteri, e gli ospedali; le auto si fermano e non inquinano più; l’Alta velocità resta placidamente arenata in campagna a un buon livello sopra il livello del mare; nelle città non collegate con l’Alta velocità (cioè per il 90% della popolazione) tutti sono allettati, e capita che i poveri muoiano annegati, mentre i ricchi sulle Frecce rosse stanno lì con i loro eterni sondini. È la meritocrazia!

Meraviglia! È addirittura la soluzione di tutte le crisi, ecologica, demografica, produttiva ecc.ecc. Basta che alla fine uno o una ignorante che non conosce la legge (magari un immigrato? magari un rom? magari una prostituta nera?) stacchi un sondino e tutto si rimette in moto. Si potrà sempre dire che è stato un miracolo di padre Pio.

Che grande paese siamo! E viverci è così facile, senza nemmeno conoscere leggi e regolamenti. Basta che il capo del governo si inchini al capo della chiesa e tutto va. Amen!

Ps: Adesso, se si fa un referendum, per piacere, si eviti di dire che un qualche articolo della legge si può salvare, e un pezzo qui e un pezzo là ci si addentri verso la sconfitta tipo legge 40: spero che Franceschini non voglia imitare Veltroni nei capolavori istituzionali. Se si fa un referendum, la domanda sotto la quale raccogliere le firme deve essere solo: “Volete che sia abrogata la legge sul testamento biologico?” e basta, e dire in coro a grande maggioranza:”Sì vogliamo abrogarla e ricominciare tutto da capo”.