Consiglio d’Europa: Italia sradichi xenofobia

di Leonardo Carletti
da www.aprileonline.info

L’Italia deve fare ancora dei progressi per migliorare la situazione dei rom e le sue politiche sull’immigrazione. E’ quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull’Italia. “Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell’uomo”

Per il commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa Hammarberg “le autorità italiane dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni”. Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all’interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell’Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani.

Altro punto debole è quello dei rom. “C’è un persistente clima di intolleranza contro di loro e le loro condizioni di vista sono ancora inaccettabili in molti dei campi che ho visitato”, ha osservato, aggiungendo: “Le buone pratiche a livello locale esistono e dovrebbero essere più diffuse”. Hammarberg ha ribadito la sua profonda preoccupazione sull’appropriatezza de censimenti nei campi rom e sinti e rimane preoccupato della loro “compatibilità con gli standard europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali”.

Inoltre il commissario chiede alle autorità di creare dei meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, evitando di mandarli via senza offrire loro delle case alternative e dare loro soluzioni appropriate per l’istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che “il nuovo piano d’azione per il welfare e le misure d’integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d’Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto”.

Il commissario ha ribadito la sua critica al decreto legge sulla sicurezza per i suoi possibili effetti negativi sui diritti degli immigrati. “Criminalizzare gli immigrati è una misura sproporzionata che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese”, ha dichiarato. “Inoltre, i recenti provvedimenti introdotti dal Senato che consentono al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari che accedono al servizio sanitario è profondamente ingiusto e potrebbe ulteriormente marginalizzare gli immigrati”.

Il Consiglio d’Europa è preoccupato da una serie di rimpatri forzati verso la Tunisia, per ragioni di sicurezza, di alcune persone che rischiano seriamente la tortura. “Nel loro dovere di proteggere le società dal terrorismo, gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L’Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l’efficacia del sistema europeo dei diritti umani”.

Infine Hammarberg dà il benvenuto ad alcuni passi positivi fatti dalle autorità italiane, in particolare per quanto riguarda l’adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa sull’azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati.

La base del rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa è un viaggio in Italia dello scorso gennaio e fa seguito alle raccomandazioni fatte nel luglio 2008.