I sedati

di Pierluigi Sullo
da www.carta.org

Risulta che il governo, o la Protezione civile [che è la stessa cosa], abbia proibito nei campi di tende dei terremotati abruzzesi bevande e cibi quali il caffè, la cioccolata, la Coca cola e il vino. La ragione è che si tratta di «eccitanti». Si vogliono sedare i senzatetto per evitare tumulti, litigi o manifestazioni come quella che sabato 30 maggio ha violato la «zona rossa» [citata così da tutti i tg] del centro dell’Aquila, al grido sovversivo di «la città è nostra».

Evidentemente, a narcotizzare gli abruzzesi non sono più sufficienti la televisione e nemmeno le ripetute visite di Berlusconi, che ad ogni occasione promette soluzioni miracolose e crociere per tutti, nonché il balsamo della visita dei «grandi» del mondo in occasione del G8 di luglio. Questi abruzzesi hanno la testa così dura – nel pretendere risarcimenti al cento per cento, villaggi «provvisori» che non diventino colonizzazione del territorio, voce in capitolo su tutto quel che si decide e trasparenza assoluta nel modo in cui si decide – che non è rimasto altro da fare, al Grande Protettore Bertolaso, che cercare di calmare gli animi sottraendo alla dieta degli attendati gli «eccitanti», dopo avere in sostanza recluso i terremotati dentro tendopoli con orari di apertura e chiusura, controlli agli ingressi e «respingimento» di estranei [magari fidanzati o cognati in visita], cose che rendono le tendopoli molto simili ai Centri di identificazione ed espulsione per migranti irregolari [siamo tutti clandestini, vero?].

Il prossimo passo sarà somministrare valium e altri calmanti, magari nei maccheroni o nelle aranciate. E da subito qualcuno farà soldi contrabbandando pocket coffee o barrette di tronky. Il sopruso è talmente insopportabile che bisogna per forza buttarla in scherzo.