INCHIESTA- Chi sono gli stranieri che fanno paura agli italiani

da http://domani.arcoiris.tv

Senza le badanti un milione di famiglie italiane non saprebbe come vivere, lavorare, respirare. È la conclusione di Pierangelo Spano, ricercatore sull’assistenza e la gestione sociale – Cergas – Università Bocconi di Milano. Una famiglia su venti ha una badante in casa. La stima oscilla tra 713 mila e un milione 134 mila badanti al lavoro in Italia. La catena degli arrivi sfugge a una definizione precisa. Vengono generalmente dall’Europa dell’Est, discreta cultura. Entrano con visto turistico – un’amica tira l’altra – e non partono più. Ottengono il permesso di lavoro appena possibile.

Il 91 per cento delle famiglie intervistate afferma di aver messo in regola la propria badante: nel 75 per cento dei casi, si occupa di persone che sfiorano gli 80 anni. “Il fenomeno si è¨ sviluppato come risposta spontanea all’inefficienza del sistema pubblico all’assistenza degli anziani. Per le famiglie non è solo un sollievo, anche un sacrificio economico ma non esistono altre soluzioni per minimizzare un problema ormai pressante. Il sistema pubblico evita di doversi interrogare sull’adeguatezza delle soluzioni proposte. Si procede per compartimenti stagni secondo le competenze dei singoli enti”.

Mentre comincia la caccia ai clandestini e le ronde verde-Lega ricevono l’investitura ufficiale del governo, comincia la paura. Paura di chi lavora: difficile restare invisibili e sempre chiuse in casa. Paura di figli e parenti che tremano per la catastrofe familiare annunciata. Prende forma l’isterismo dei sindaci sceriffi e dei teologi della razza pura italiana. A Parma, il primo allarme: gruppi di cittadini e politici hanno chiesto di proibire alle badanti di sedersi sulle panchine del giardino pubblico nelle ore di libertà .”Sono le panchine dei nostri pensionati. Nessun straniero deve rubare il posto”.

L’inchiesta di Gianluca Grassi, Angela Lano e il commento di Sirio Giusti fanno capire chi sono e da dove vengono le nuove guardiane del focolare. E chi sono e quale timore agita gli stranieri che incontriamo per strada. Ettore Masina accompagna i viaggi di ritorno in Libia con l’amarezza di un cattolico che non sopporta chi tradisce il Vangelo.