Cuba, diplomazia la lavoro da Est a Ovest

di Alessandro Badella
da www.peacereporter.net

Per Cuba si preannunciano giorni di intensa attività diplomatica su almeno due fronti: Cina e Stati Uniti. “Congelatasi” la diplomazia multilaterale che, pochi mesi fa, aveva aperto uno spiraglio per una futura riammissione di Cuba in seno all’OSA, l’isola caraibica sembra nuovamente aperta verso un dialogo bilaterale con gli Stati Uniti. Un punto di incontro tra i due paesi si definirà questo mese nel corso di una riunione, che si terrà a La Habana (in data da definirsi) tra i vertici del servizio postale statunitense e i loro omologhi cubani.

Si tratta di una vera e propria apertura del dialogo su un tema non certo di scarso valore economico e simbolico. Le comunicazioni postali tra i due paesi erano state interrotte nel bel mezzo delle due presidenze Bush (nel 2004) come ulteriore sanzione nei confronti del castrismo. L’apertura di Obama, che a maggio aveva proposto di riannodare i legami postali tra i due paesi (proposta accolta da La Habana), permetterà di facilitare l’invio di denaro (sotto forma di rimesse straniere) dei cubano-americani dagli Stati Uniti verso Cuba; il che potrebbe essere una boccata d’ossigeno in un autunno economicamente difficile. Nel contempo, si vocifera che alcune multinazionali del trasporto postale (come UPS e FedEx) siano già in pole position per accaparrarsi i beneficiari di questa nuova possibilità.

Cuba è però attivissima anche con la principale antagonista economica e politica degli Usa sul piano internazionale, la Cina. Questa interazione, non certo una novità, sta fruttando una serie di fittissimi incontri bilaterali. Questa settimana, il principale esponente del parlamento cinese, Wu Bangguo (presidente dell’Assemblea Nazionale del Popolo e “numero due” del Partito Comunista), sarà a Cuba, mentre il ministro degli esteri cubano, Bruno Rodríguez, sta completando la sua tre-giorni in terra cinese. Tanto per rendere l’idea dell’interesse dei cubani nella cooperazione con la Cina, il commercio bilaterale tra i due paesi socialisti ammontava a 800 milioni di dollari nel 2004 ed è salito a più di 2 miliardi lo scorso anno. Non certo bazzecole.

Tuttavia, il rapporto tra i due paesi non è solo economico, ma soprattutto culturale. Non solo per la forma di governo socialista di entrambi. La formazione universitaria è forse la punta di diamante di un sistema di scambio culturale. Si stima che circa 100 studenti cubani stiano frequentando università cinesi. La loro permanenza si attesta mediamente attorno ai 2 anni e le principali facoltà di destinazione sono scientifiche ed ambientali, mentre Cuba è una delle principali mete universitarie degli studenti cinesi per i corsi di medicina.

L’ambasciata cubana a Pechino ha recentemente comunicato l’arrivo in Cina di 32 studenti per uno scambio culturale di 4 anni con la finalità di perfezionare alcune materie come Agricoltura, Scienza dei Trasporti, Ingegneria e Tutela ambientale.