Zimbabwe, ogni giorno stuprati 20 bambini

di Luca Galassi
da www.peacereporter.net

Le denunce di Ong e cliniche sanitarie. Chi denuncia le violenze viene cacciato dal Paese
Gli abusi sessuali sui bambini sono in allarmante aumento in Zimbabwe. Lo rivelano le organizzazioni umanitarie locali e internazionali, che hanno stimato il fenomeno essere molto più vasto di quanto si pensasse.

Una clinica della capitale Harare, la Family Support Clinic, tratta migliaia di piccoli ogni anno. Il dottor Robert-Grey Choto, dirigente del reparto pediatrico della struttura, ha spiegato che negli ultimi dieci anni la clinica è diventata un punto di riferimento per le vittime delle violenze e per le loro famiglie. Secondo Choto, le statistiche della clinica mostrano un preoccupante aumento dei casi di abusi su minori a partire dall’ultimo decennio.

“Negli ultimi quattro anni solo in questa clinica abbiamo trattato oltre 29 mila casi, e negli ultimi dieci anni ne abbiamo trattati più di 70 mila. È solo la punta dell’iceberg. Il problema ha assunto proporzioni enormi. Abbiamo bisogno di medicine e di qualsiasi altra forma di sostegno all’infanzia”. Secondo uno dei sanitari della clinica, Chipo MUkome, “a causa della situazione economica molti genitori vanno nei paesi vicini, come il Sudafrica, in cerca di pascoli più ricchi, e lasciano i loro figli alla cura di altri, zii e zie per esempio. Alla fine, sono queste persone che abusano dei bambini”.

Alcune organizzazioni dedicate all’assistenza delle vittime di abusi sessuali sono state osteggiate dal governo di Mugabe e costrette a limitare la loro attività. Il clima politico del Paese africano, caratterizzato da una guerra fratricida tra i sostenitori del presidente e del Primo ministro Morgan Tsvangirai. Betti Makoni, fondatrice del Girl Child Network (Gcn), che ha curato oltre 35 mile ragazzine vittime di violenza sessuale, è stata costretta all’esilio.

Da Londra, dove ha rilasciato un’intervista al quotidiano sudafricano Mail and Guardian, Makoni riferisce che il numero reale delle vittime è almeno il doppio di quello stimato finora. Secondo l’operatrice umanitaria ci sono dieci casi di stupro al giorno in Zimbabwe, e altri dieci rimangono sconosciuti. La vittima più piccola, nonostante ciò possa risultare incredibile, oltre che aberrante, ha pochi giorni di vita. La più anziana ne ha 93.

“Abbiamo bambine costrette a sposarsi a tredici anni, bambine che sono tenute come schiave sessuali e stuprate nei campi dei miliziani durante le violenze dei mesi scorsi che hanno dato luce a numerosi figli. Abbiamo bambine che vengono stuprate a causa del mito delle vergini. Si crede che se un uomo malato di Aids fa sesso con una vergine, guarirà”, racconta la donna.

Gli uomini sono in grado di perpetrare tali crimini impunemente perchè dei 4 mila casi riportati all’autorità giudiziaria ogni anno solo 500 hanno portato a un processo. La Gcn ha spiegato che in media un uomo può stuprare fino a 250 donne prima che i suoi crimini vengano resi noti.