Acqua bene comune

da www.peacereporter.net

Che abbiano ragione coloro che sostengono che la terza guerra mondiale si combatterà per ottenere il controllo delle risorse idriche?

Cochabamba, anno 2000. La popolazione civile della città si riunisce e scatena la “Prima guerra dell’acqua” per opporsi, purtroppo in taluni casi anche con la forza, alla privatizzazione delle risorse idriche. Blocchi stradali, manifestazioni e scontri anche molto “vivaci”, fra popolazione e forze dell’ordine causarono vittime e molti feriti.

I civili guidati dal leader sindacale Oscar Oliveira tentavano in quel periodo di bloccare i contratti in essere con le compagnie multinazionali che detenevano il controllo dell’acqua nella zona di Cochabamba ed El Alto.

“All’inizio non capivamo cosa stesse avvenendo, poi, una volta capito lo scenario in cui eravamo piombati siamo intervenuti. E da quel giorno, a mio avviso, abbiamo iniziato il riscatto sociale dei boliviani. Riscatto che è costato molto alla collettività.

La lotta per l’acqua ha causato vittime che nessuno potrà mai restituirci” dice Oscar Olivera che aggiunge: “La “Guerra dell’acqua” in Bolivia è un ricordo che difficilmente si potrà cancellare. “Si privatizzava l’acqua. Era una cosa molto grave” conclude Olivera.

Italia, anno 2009. Dopo aver letto i contenuti del Decreto Ronchi, quello che fra le altre cose ipotizza la privatizzazione dell’acqua, un brivido freddo sarà sicuramente corso lungo la schiena.
Privatizzare l’acqua? Forse il bene comune più bene comune di tutti?

Roba da non credere. Chi l’avrebbe mai immaginato che nel 2009 al posto di unire gli sforzi per costruire un mondo migliore si arrivasse a mettere a rischio la proprietà collettiva dell’acqua. Da più parti si è levato il coro di no alla privatizzazione. Troppe volte, in troppi Paesi, l’argomento acqua è stato talmente importante da scatenare delle vere guerre.

Come in Bolivia dove infuriò la guerra dell’acqua, una battaglia vera, iniziata dalla ribellione della popolazione civile contro i poteri forti che avevano privatizzato l’oro blu. Quelle furono settimane di duro scontro sociale.

Da quell’esperienza tutti dovrebbero prendere esempio, e nonostante le diversità culturali, politiche e storiche, i boliviani che si sono ribellati hanno insegnato molto a tutti. Soprattutto che si può reagire e le cose possono cambiare.