8 per mille – Comunicato delle comunità cristiane di base italiane

COMUNITA’ CRISTIANE DI BASE
Segreteria Tecnica Nazionale
www.cdbitalia.it

Due terzi dei 44 milioni di euro che i contribuenti italiani hanno destinato allo Stato in quota 8 per mille vengono attribuiti dal decreto governativo che ripartisce tali fondi per il 2009 alla Chiesa cattolica nelle sue varie articolazioni e quindi sono sottratti a una destinazione laica per gli scopi previsti dall’art. 2 del DPR 76/1998 e in particolare a quelli di grande valore umanitario, come la lotta alla fame nel mondo e l’assistenza ai rifugiati.

La Chiesa cattolica usufruisce già di una grande quantità di danaro che le viene attribuito dai contribuenti che scelgono di destinare a lei l’8 per mille e da una ripartizione di quelli che non fanno nessuna scelta. Questa ulteriore attribuzione di danaro è una nuova e grave ferita della laicità dello stato. Ma è anche una ulteriore umiliazione inflitta a tanti cattolici che s’impegnano per una Chiesa povera e dei poveri, è un tradimento del vangelo, è un appesantimento dello scandalo che la Chiesa dà al mondo, e infine contraddice il discorso di Benedetto XVI alla Fao.

In considerazione di tutto questo, le Cdb chiedono con forza alle forze politiche democratiche perché venga abolita la ripartizione delle opzioni non espresse per riconsegnare ai cittadini il diritto di lasciare al Parlamento la disponibilità di quella parte dell’otto per mille non “destinata” da nessuno dei contribuenti, senza essere costretti a scegliere fra il Governo e le chiese, per evitare che altri scelgano per loro.