CORRUZIONE IN BRASILE

di Dom Tomás Balduino – professore di teologia, vescovo emerito della città di Goiás e consigliere permanente della Commissione Pastorale della Terra (CPT)
da Folha de Sao Paulo, traduzione di Antonio Lupo

Il 29 settembre 2009 sono state consegnate a Michel Temer (PMDB-SP), presidente della Cameradei Deputati, un milione e 500 mila firme, raccolte durante una campagna nazionale, bella e piena di speranze, per chiedere di approvare un progetto di legge che renda obbligatoria la fedina penale pulita per potersi presentare candidati alle elezioni.

Un evento storico di grande importanza per la democrazia brasiliana. La campagna era stata organizzata dal Movimento per Combattere la CorruzioneElettorale (MCCE) e dalla presidenza della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani (CNBB).

Alla consegna ufficiale delle firme si è visto un Congresso, silenzioso, reticente, triste. Il deputato Michel Temer, subito, ha rimandato la presentazione del progetto di legge al febbraio 2010, dicendo che l’agenda era fitta di scadenze, e che avrebbe parlato con gli altri leader per evitare che il progetto venisse bocciato. Dopo un mese il progetto era ancora nel cassetto e il relatore non era ancora stato designato.

Non abbiamo avuto notizia di dichiarazioni pubbliche di altri deputati sul progetto, tranne che da parte del deputato José Genoino (PT-SP), che è salito alla tribuna il 4 novembre per criticarlo. PerGenoino, la proposta é “incostituzionale” e “autoritaria”. Bisogna ricordarsi che Genoino deve difendersi dall’accusa di aver ricevuto tangenti nel processo in corso davanti al Supremo Tribunale Federale (STF). Il suo discorso ha ricevuto l’appoggio di altri quattro deputati, tutti inquisiti.

E a questo proposito, occorre ricordare che molti politici cercano di farsi eleggere, investendo fortisomme di denaro, dopo aver commesso crimini, perfino omicidi, per godere dell’immunità parlamentare.

La settimana scorsa, dopo quattro mesi, i leader dei partiti hanno deciso di creare una Commissione, con il solo scopo di modificare il testo del progetto di legge, al fine di farlo approvare, perché secondo loro non si può approvare una legge che impedisce di partecipare alle elezioni a chi è stato condannato in primo grado.

Don Dimas, segretario generale della CNBB, ha dichiarato che “il movimento non accetta rinvii néuna modifica del testo che lo snaturi. La fedina pulita è di somma importanza per salvare la nostra democrazia e garantire la credibilità delle elezioni, ma questo non è tutto: la nostra malinconica conclusione ci porta a dire che il nostro processo elettorale é strutturalmente corrotto”.

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IL PROGRAMMA DEL PT (Partito dei Lavoratori)
(da Zero Hora/Rio Grande del Sud del 20 febbraio)

Il 4º Congresso Nazionale del PT ha approvato un testo radicale, orientato a sinistra, come linea
politica per il governo della ministra della Casa Civil, Dilma Rousseff, sua candidata alle prossime
elezioni presidenziali dell’autunno 2010.
La svolta a sinistra è stata accompagnata dall’approvazione di emendamenti che chiedono di
combattere il monopolio dei mezzi di comunicazione, una tassazione aumentata delle grandi ricchezze
e l’appoggio alla giornata lavorativa di 40 ore. Nel tentativo di accattivarsi il Movimento dei
Sem Terra (MST), l’Assemblea del PT ha anche approvato l’attualizzazione degli indici di produttività
ai fini della Riforma Agraria e dell’esproprio delle terre poco coltivate. Infine, il documento finale,
con il progetto nazionale di sviluppo, amplia il ruolo dello Stato in economia.