Dov’è il senso e il sentimento del limite?

di Peppino Coscione, CdB Oregina – Genova

C’è speranza che la Chiesa cattolica diventi la casa dove il Vento di Dio soffia libero e creativo perché non vi sono porte blindate, non vi sono scrigni segreti, non vi sono forzieri dorati? La vicenda dei preti e vescovi pedofili ha messo in luce che l’ideologia che permea la struttura che governa (o domina ?) la Chiesa cattolica è che l’Istituzione va difesa e salvaguardata ad ogni costo. L’importante è salvare la “facciata” dell’Istituzione che diventa un muro impenetrabile al grido lacerante di sofferenza di tanti bambini, di tante bambine, di tante donne.

Eppure chi più di coloro che dicono di aver avuto dal Signore la “missione d’insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni creatura” dovrebbero aver imparato dallo Spirito a guardare il mondo con lo sguardo delle vittime ?
In realtà, non l’affidamento all’impotenza della Croce, alla debolezza della Parola, alla libertà dei figli e delle figlie di Dio, è l’educazione che hanno ricevuto questi “pastori” ma quella ad un senso e sentimento di onnipotenza che è all’origine di tante perversioni, non solo di natura sessuale.

Educati a considerarsi depositari della verità, mediatori indispensabili, funzionari di una potente e ricca Istituzione, l’irrealizzabilità di questa “ideologia dell’onnipotenza” ha i suoi gravissimi risvolti di cui la pedofilia è divenuto il più aberrante soltanto dopo essere diventato di dominio pubblico.

La Chiesa cattolica , con il suo apparato di potere maschilista, ha bisogno di sontuosi templi e santuari per ostentare la sua forza mondana , ma la fede cristiana sa che il santuario della presenza divina è il corpo, soprattutto il corpo delle vittime dell’ingiustizia, del sopruso, della sopraffazione ; la vera ostensione non può essere quella della sindone che la gerarchia ecclesiastica cattolica utilizza come strumento di passivizzazione di tante persone alle quali si fa credere che in quel lenzuolo si incontra il “volto” di Gesù di Nazareth

Oggi la vera ostensione può essere soltanto quella dei corpi sfregiati da preti e vescovi pedofili, dopo aver tolto il velo di ipocrisia e di omertà usato per nasconderne le profonde, forse inguaribili, ferite provocate: un’ostensione che può diventare riconciliazione nella verità e nella giustizia, perché il vangelo non contempla immunità e impunità ma soltanto una profonda, radicale conversione al senso e al sentimento del limite anche dell’ Istituzione ecclesiastica cattolica.