IL VATICANO VINCE LA BATTAGLIA DI PORTA PIA

di Orazio La Rocca
da La Repubblica, 27 luglio 2010

Celebrare i 140 anni della presa di Porta Pia con un programma di eventi senza venature anticlericali e antivaticane, e senza elementi polemici non graditi Oltretevere. Sarà questo, dopo una lunga trattativa con il comune di Roma, lo spirito dell’anniversario della Breccia del 20 settembre prossimo; gli uomini del Papa hanno voluto che venisse impostato all’insegna della cultura, della storia, del dialogo, ma senza riferimenti all’attualità.

La ricorrenza sarà ricordata con una ricca scaletta di incontri (convegni, manifestazioni pubbliche, confronti tra storici) totalmente graditi, nella scelta dei titoli e dei relatori, alla Santa Sede e al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, il quale- in sintonia col sindaco di Roma Gianni Alemanno – ha dato nei giorni scorsi il suo placet alle celebrazioni che dal 18 al 20 settembre vedranno coinvolti il Quirinale, il Campidoglio e il Vaticano. Secondo quanto filtra dai Palazzi vaticani, sarebbe stato il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano – sarà presente alla giornata clou davanti a Porta Pia – a “suggerire” al Campidoglio di arrivare a una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede per non trasformare la festa del 140esimo anniversario della Breccia in un raduno simile all’annuale incontro che i radicali di Marco Pannella ogni 20 settembre indicono davanti alla stessa Porta Pia per celebrare la caduta dello Stato Pontificio e la fine del potere temporale del Papa.

Il Quirinale – a quanto sembra non ha dovuto faticare molto per convincere il Campidoglio ad accettare i desiderata vaticani fin dalla formazione del comitato organizzatore, nel quale la Santa Sede ha nominato l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura. Non tutto è filato liscio. Sono stati necessari, infatti, quasi 10 mesi di lavoro, con numerosi incontri in Vaticano, presenti Alemanno e Bertone, per arrivare ad un programma pienamente condiviso per il quale solo alcuni giorni fa il Segretario di Stato si è detto “pienamente d’accordo”, facendo capire che il 20 settembre potrebbe essere persino presente davanti a Porta Pia accanto al presidente Napolitano. Per la diplomazia capitolina un indubbio successo costato però alcune dolorose rinunce come la cancellazione nel comitato organizzatore di uno storico proposto dal Campidoglio, ma non gradito al Vaticano perché giudicato troppo vicino alle posizioni dell’estrema destra.

Nessun problema, invece, per gli altri due nomi in aggiunta a Ravasi proposti dal Vaticano, lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, e la professoressa Micol Forti dei Musei Vaticani. Meno fortunato, invece, è stato Marcello Veneziani, giornalista e scrittore notoriamente vicino alla destra, che si è visto bocciare dalla Segreteria di Stato della Santa Sede (e quindi dal cardinale Bertone) il titolo di un convegno da lui proposto per la giornata di apertura del 18 settembre in Campidoglio. Nella intestazione della bozza Veneziani, nella sua veste di coordinatore del convegno, aveva scritto “Pio IX, il Papa Re”, bocciato dal Vaticano perché “troppo provocatorio”.

Titolo, poi, cambiato in un più accomodante “Pio IX e la città di Roma”, benedetto senza problemi da Bertone, il quale se interverrà, alle celebrazioni (ha assicurato che informerà ufficialmente il Campidoglio entro agosto) non sarà comunque il primo segretario di Stato della Santa Sede a commemorare la Breccia di Porta Pia. «E’ stato preceduto nel centenario del 1970 dall’allora cardinale vicario Angelo Dell’Acqua», ricorda il teologo Gianni Gennari, editorialista del quotidiano cattolico Avvenire, che è stato anche testimone diretto di quell’evento nel quale, specifica, «per la prima volta un delegato papale definì la caduta del potere temporale come un segno benevolo della Divina Provvidenza per la Chiesa».

«Ero nell’ufficio del cardinale – racconta Gennari – quando arrivò la telefonata di Paolo VI che gli chiese di andare a celebrare la Messa a Porta Pia il 20 settembre 1970. Dell’Acqua in un primo momento titubò, non capì. Ma poi non ebbe esitazioni, obbedì, andò e celebrò».