Un sogno minacciato ma non soffocato

Peppino Coscione
Cdb Oregina – Genova

Vivere il tempo liturgico della Pasqua cristiana sostenuto dalla narrazione che il padre gesuita Xavier Giraldo Moreno fa nel libro

FUSIL O TOGA – TOGA Y FUSIL
El estado contra la comunidad de Paz de san José de Apartadò

è un’esperienza che ti sconvolge e ti avvolge perché ti fa percorrere tanto di ciò che nella nostra umanità c’è di tenebre e di luce. Le tenebre del crimine premeditato, organizzato, dell’impunità garantita, delle menzogne mediatiche cinicamente imbastite, del tradimento pagato, dei falsi testimoni prezzolati, le tenebre di un putrido grumo di potere politico-militare, economico-finanziario che non esita ad utilizzare i metodi più brutali di repressione. Ma per fare cosa?

Per ammazzare un sogno, per impedire che un sogno si costruisca come realtà che annunci e testimoni un futuro diverso dal presente, un futuro che disegni una fuoriuscita politica, pacifica dal conflitto armato, dalla guerra civile.

Il sogno di una comunità che ha scelto la via della pace, della nonviolenza attiva, di una pratica pedagogica collettiva, di una richiesta costante di giustizia priva di odio e vendetta, con l’atteggiamento del samaritano capace di raccogliere e consegnare ai familiari i corpi di due paramilitari, utilizzati dall’esercito come braccio armato e sporco nel lavoro contro la comunità , ma lasciati per giorni sulla strada , perché non venisse scoperto il loro legame con l’esercito quando sono stati ammazzati nello scontro a fuoco con la guerriglia delle Farc.

Una comunità che fra mille difficoltà, continua ad essere fiaccola di luce, segno di speranza contro ogni speranza, sostenuta da tanta solidarietà.

Padre Xavier è l’evangelista della vita di questa comunità, come di tante altre persone che soprattutto nell’area dell’Urabá, dipartimento di Antioquia, da un ventennio bagnano le strade del loro sangue innocente che diventa seme che fa germogliare forza e speranza di una vita nuova.

E’ un vangelo di circa 430 pagine , articolato in tre parti:

– una cronologia della barbarie che parte dal 1977 e giunge fino alla metà del 2010; non una semplice presentazione dei fatti ma una loro disanima dal punto di vista della rappresentazione processuale e mediatica
– una meticolosa descrizione dei meccanismi e delle pratiche di soggezione delle toghe al potere militare ( le toghe a servizio del fucile )
– una presentazione sintetica ed efficace di uno stato di cose che è fuori o contro i principi della Costituzione del 1991.

Un testo rigoroso pensato come appello alla coscienza etica di ogni essere umano capace di produrre reazioni collettive di fronte alla conoscenza vera della passione di una comunità fatta oggetto di indicibili crimini , una conoscenza capace di far luce sulle tenebre di una “verità” fittizia,mediatico-giudiziale” costruita ad arte dall’azione comune del potere esecutivo- potere giudiziario – militare.

Il messaggio cristiano sopravvive grazie a questi evangelisti che danno notizia di coloro che testimoniano la causa della giustizia che siano o non siano istituzionalmente “cristiani/e”