Sì alla benedizione di coppie etero e omosessuali in comunioni di vita non tradizionali

Agenzia nev – notizie evangeliche
Servizio stampa della federazione delle chiese evangeliche in Italia, 14 maggio 2011

COMUNICATO STAMPA
Sinodo Luterano: Sì alla benedizione di coppie etero e omosessuali in comunioni di vita non tradizionali

La presidente Groeben cichiara che si tratta di una decisione che nasce dall’ascolto della Parola di Dio e dall’osservazione della società “Siamo contenti ed orgogliosi di quella che possiamo definire una decisione storica per la nostra chiesa e che speriamo possa essere uno stimolo per ravvivare la discussione su questi temi nella società italiana”. Così si è espresso il pastore Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), immediatamente dopo la votazione con cui il Sinodo dei luterani italiani ha espresso il proprio sì definitivo alla benedizione di unioni di vita non tradizionali, etero ed omosessuali.

I 54 sinodali, riuniti a Roma, presso Villa Aurelia, dal 12 al 15 maggio, hanno infatti approvato a larghissima maggioranza il documento stilato dalla Commissione sinodale istituita lo scorso anno, nel quale si afferma che “l’omosessualità fa parte delle espressioni della sessualità, quindi rappresenta una condizione naturale”. Per questo “la condanna morale dell’omosessualità non può essere in nessun modo giustificata”. Nemmeno, e a maggior ragione, nella chiesa.

“La benedizione delle unioni di vita non tradizionali riguarda le coppie sia etero che omosessuali – sottolinea la presidente del Sinodo Christiane Groeben, che ha anche condotto i lavori della Commissione sulle benedizioni -. Riteniamo infatti che il compito della chiesa sia quello di accompagnare i cristiani nel loro percorso di vita ascoltando la Parola di Dio e osservando i cambiamenti sociali. E quello che osserviamo è che nel campo delle relazioni umane esiste una molteplicità di comunioni di vita, comprese quelle omosessuali, vissute in maniera responsabile e basate sulla volontarietà, sulla continuità e la fiducia, verso cui la chiesa ha delle responsabilità pastorali che non può eludere”.

Il documento approvato distingue tra matrimonio e benedizione; una distinzione che però non diminuisce l’importanza di quest’ultima che rappresenta lo sguardo amorevole che Dio volge verso chi si incammina in percorso di vita comune, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Nel testo sono poi definiti tre requisiti per la cerimonia di benedizione: uno dei due partner della coppia deve essere luterano o appartenere a una chiesa sorella; è necessario il consenso della presidenza della chiesa locale interessata; ed, infine, il consenso del pastore titolare della comunità.

“Questo documento ha un grande valore per noi – ha voluto sottolineare il decano Milkau – per due motivi. In primo luogo è il risultato di un anno di discussioni nelle diverse chiese locali, un processo di confronto e dibattito che ha garantito il formarsi di un sostanziale consenso nella chiesa. In secondo luogo, esso sarà il contributo della CELI al percorso di riflessione su ‘Matrimonio, famiglia e omosessualità’ avviato dalla Federazione luterana mondiale (FLM) nel 2007 e che si concluderà l’anno prossimo.