Qualcuno vuole comperare il Colosseo?

Lidia Menapace

Qualcuno vuole comperare il Colosseo? Non già per avere nella sua città uno straordinario monumento della civiltà di Roma antica (queste sono stupide romanticherie) ma perchè, fornendolo di porte (un vero affare!) e nell’interno mettendoci moquette e tubi d’acciaio, si possono fare tanti cubicoli (parola di origine latina, che vorrebbe dire piccole stanze da letto) per metterci immigrati buoni (chi ha mai detto che i padroni padani non vogliono schiavi di tutti i colori?) disposti a lavorare senza orario, senza contratto, senza grilli per la testa, come il diritto di voto amministrativo); e nei piani alti (per avere una bella vista sulla opima -è un latinismo, ma ci vuole- pianura padana) ci si può trasportare il ministero dei Beni culturali.

A Milano ci starebbe proprio bene, dato che ci sarebbero le basi incontrovertibili per chiedere subito dopo (é un vero progetto, non una improvvisazione: è modesto Berlusconi a chiamarlo una sorpresa!) il trasporto nella capitale morale, della Farnesina e combinare le delegazioni di mercanti e imprenditori che andrebbero per il mondo a piazzare una quantità inesauribile di rovine e altri “beni” sicuramente made in Italy, poggiati su ecoballe di monnezza in qualità di imbottitura per quelli fragili: chi potrebbe obiettare qualcosa a un “programma” così preciso e completo? altro che le autocostruzioni di cui parla Pisapia! non sa che le autocostruzioni vanno forte in tutta l’Europa del nord? che copione!

Naturalmente il decentramento amministrativo non è quello che Berlusconi crede, e non parliamo poi dell”autonomia, che consiste nel trasferire tramite legge alle regioni competenze legislative centrali, accompagnate dai necessari trasferimenti di bilancio: chiedere informazioni alle regioni e province a statuto speciale, ci sono esempi a volontà. In ogni caso, se anche Bossi credesse che si può fare tutto ciò che Silvio dice, sappia che in ogni caso chi lavora nei ministeri a Roma e nelle sedi e uffici decentrati (ad esempio i prefetti) ha i suoi diritti di carriera ottenuti per concorso. Un ministro dovrebbe saperlo: o lui raccomanda tutte le trote che per caso gli guizzano accanto?