Veronesi e l’amore puro

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“Quello omosessuale è l’amore più puro, al contrario di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione”: queste parole di Umberto Veronesi sono cadute oggi “come sassi nello stagno”, come ha commentato l’esponente di un’associazione omosessuale, provocando le ire del sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi

L’oncologo ed ex ministro della Sanità rispondeva alle polemiche scatenate in questi giorni dalle dichiarazioni del sindaco di Bologna, Virginio Merola e a quelle del sindaco di Sulmona, Fabio Federico. Federico aveva equiparato certi tipi di omosessualità ad una “aberrazione sessuale”, mentre Merola aveva lanciato un’iniziativa per la tutela “delle coppie sposate” a dispetto di quelle di fatto, omosessuali comprese.

“Io, come potete immaginare – ha detto Veronesi – la penso all’opposto: l’omosessualità è una scelta consapevole e più evoluta. L’amore omosessuale è quello più puro”; in quello eterosessuale, invece, una persona direbbe “io ti amo non perché amo te, ma perché in te ho trovato la persona con cui fare un figlio. Nell’amore omosessuale invece non accade: si dicono ‘amo te perché mi sei vicino, il tuo pensiero, la tua sensibilità e i sentimenti sono più vicini ai miei”.

Per Veronesi, poi, “è difficile dire se la chimica abbia un ruolo nella sessualità. Avere qualcosa di chimico dentro vorrebbe dire che uno è predisposto e che geneticamente nasce così: questo non lo penso. La asessualità si diffonde in rapporto agli stili di vita, alla cultura del momento, è anche un atteggiamento contagioso”.

Le dichiarazioni di Veronesi vengono subito “bocciate” da Giovanardi, che accomuna il medico al cantante Vasco Rossi – “colpevole” di aver definito vergognose le leggi che impediscono di guidare ubriachi – e dice che entrambi “sono in corsa per il premio ‘delirio d’estate'”.

“Per fortuna questi vaneggiamenti non riusciranno a vanificare l’opera di milioni di famiglie e di educatori – dice il sottosegretario – che sanno bene che il futuro dei giovani e la sopravvivenza della nostra società dipendono dal saper mettere assieme il rispetto della libertà di tutti, ma anche dal non esaltare comportamenti che da un lato mettono a rischio la vita di terze persone e dall’altro non possono essere certamente definiti più evoluti e superiori all’amore che lega un uomo a una donna”.

A Veronesi plaudono invece le associazioni lgbt. “Veronesi da scienziato, personalità laica e acuto osservatore della società – dice il presidente di Equality Aurelio Mancuso – svolge alcune riflessioni interessanti sulla estrema gratuità del rapporto amoroso tra persone omosessuali.

Quando si affrontano temi come i rapporti sentimentali e di coppia, bisognerebbe avere l’educazione di mettersi in ascolto, di interloquire con serenità. Ma Giovanardi non ci riesce proprio ad avere un rapporto puro con l’amore, che significa partire dai sentimenti, dalle solidarietà, dai progetti comuni”.

“Dai grandi uomini provengono parole di verità e di luce” commenta Imma Battaglia, presidente di DiGay Project, mentre Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, spera che “la riflessione di Veronesi contribuisca a un sano confronto e non ad aggiungere acqua nello stagno, come sta invece facendo Carlo Giovanardi”.

Ringrazia Veronesi anche Franco Grillini, storico attivista del movimento omosessuale italiano, che però aggiunge: “è già stato ampiamente dimostrato come i meccanismi dell’innamoramento e della passione amorosa siano esattamente identici in tutti gli esseri umani, eterosessuali e non. Quello che cambia è semplicemente l’oggetto dell’amore che negli omosessuali è costituito dalle persone dello stesso sesso”.