La bomba del debito, energia netta e antichi greci

Kurt Cobb
Fonte: The debt bomb, net energy and ancient Greeks
(testo giunto tramite email)

Nel VI secolo a.C. gli Ateniesi diedero poteri straordinari a un solo uomo per fare le riforme necessarie che avrebbero liberato Atene dalla stagnazione economica e dalla graduale riduzione in schiavitù delle classi inferiori. Si crede che quell’uomo, Solone, abbia forzato la remissione dei debiti, abbia proibito di dare in pegno sé stessi o un membro della famiglia come garanzia per i prestiti e abbia liberato tutti quegli Ateniesi che erano stati fatti schiavi attraverso impegni di questo tipo. Abrogò anche il duro codice istituito da Dracone (da cui il termine draconiano) e lo rimpiazzò con leggi più umane. Poi, decretando che le sue riforme sarebbero rimaste in vigore per dieci anni, Solone andò all’estero per una vacanza lunga diversi anni, probabilmente per far sì che nessuno provasse a fargli cambiare idea su ciò che aveva fatto.

Oggi, di fronte a circostanze che Solone avrebbe ben riconosciuto, il caso della cancellazione del debito è venuto fuori solo di recente. Stephen Roach, per lungo tempo economista di Wall Street, ha richiesto ai prestatori di sopportare la considerevole seccatura per i discutibili prestiti elargiti durante il boom precedente. Il problema, come sottolinea, è che questo annullamento dovrebbe richiedere una leadership federale e questo significa che i membri del Congresso dovrebbero andare a penalizzare una delle loro più lucrose fonti di donazioni per le campagne, l’ industria finanziaria. L’assemblea ateniese ebbe problemi simili, per cui scelsero di dare a Solone poteri autocratici.

Roach sta ammettendo che molti prestiti, specialmente quelli fatti ai consumatori, non verranno restituiti. Un processo regolato di annullamento del debito diffonderebbe la pena in modo più uniforme, accelererebbe il processo di deleverage del debito che sta deprimendo l’attività economica e fornire maggiori certezze sui risultati piuttosto che lasciare semplicemente fallire le persone. Tenete a mente che, con il nuovo diritto fallimentare statunitense, per i consumatori è molto più facile scaricare i debiti. Non fare nulla ci garantirà una generazione di laureati indebitati che staranno un po’ meglio rispetto agli schiavi per debito dell’Atene che Solone salvò da una vita di disperazione.

L’annullamento del debito è di particolare interesse per quelli come me, che sono preoccupati che la società possa essere vicina o addirittura possa aver superato il picco del netto dell’energia. (Per una più completa discussione su questo argomento, andate a vedere il mio articolo Is Net Energy Peaking?) Ricapitolando brevemente, l’energia netta è quella che viene lasciata per i settori non energetici della società dopo che sottraiamo l’energia necessaria per estrarre, trasportare, raffinare e fornire energia dove è necessaria. Possiamo continuare a estrarre sempre più energia in termini lordi dalla Terra per ancora un po’ di tempo. Ma dal momento che le risorse di energia stanno diventando sempre più difficili da raggiungere, dovremmo spendere sempre più energia solo per ottenerle, lasciandone sempre meno per il resto della società. Il giorno in cui l’energia netta comincerà a diminuire indicherà il raggiungimento di un punto cruciale e avverrà molto prima del picco di estrazione dell’energia lorda.

Come si lega ciò al debito? Bene, l’energia è la forza motrice dell’economia. Non si fa niente senza. L’energia a basso costo fa sì che le moderne economie sprechino molto. L’energia a prezzi elevati (e quindi in quantità scarsa) le fa farfugliare. Quando farfugliano, i prestiti concessi quando l’energia era accessibile e l’economia in salita diventano più difficili da restituire. Di fatto, questi prestiti hanno come presupposto l’idea di una continua crescita economica, che è semplicemente impossibile senza una continua fornitura di energia. Due cose impossibili in una frase sola. Se la crescita di cui si ha bisogno non arriva, e ora non arriverà, l’attività economica che serve per produrre i flussi di capitale necessari a ripagare il debito non sarà disponibile. I prestiti aggregati emessi dal sistema bancario moderno sono semplicemente delle scommesse sulla crescita futura.

Prima ammettiamo che gran parte dei prestiti ora in sospeso non verranno mai ripagati in pieno e ci diamo una mossa, prima saremo in grado di investire in procedimenti che ci servono per prepararci a un futuro mercato con risorse limitate. Comunque, se il riconoscimento di tutto questo non sarà imminente, allora, probabilmente, affronteremo un lunga stagnazione, che priverà la società dei capitali necessari per importanti investimenti in un mondo più sostenibile.

Ora più che mai abbiamo bisogno di un dirigente o un di un gruppo di dirigenti che sappiano dirci onestamente e senza allarmi quello che è sbagliato e quello che dobbiamo fare, senza piegarsi agli onnipotenti interessi finanziari. Qualche voce dalla classe facoltosa sta ora dicendo che le persone al vertice dovranno fare dei sacrifici per il bene della società. Emergeranno uno o più Soloni dei nostri giorni, preferibilmente non dei dittatori, come fu chiesto a Solone? Sapranno sfruttare la crescente consapevolezza che il debito deve essere ridotto e che coloro che prestavano troppo devono prendersi una certa responsabilità e sopportare alcune perdite? Ci sarà un ampio consenso popolare che permetterà di agire?

Solone iniziò il suo lavoro quando Atene era sull’orlo della rivoluzione. Arriveremo anche noi al limite prima che un moderno Solone comincerà il suo lavoro?