Tre mesi per salvare Confronti di G.M.Gillio e S.Toppi

Gian Mario Gillio
www.confronti.net

«Al lupo, al lupo!». Non dire che sei in pericolo se non lo sei veramente, diceva un famoso detto popolare… altrimenti, quando lo sarai sul serio, nessuno ti salverà. Dunque lanciare ripetuti allarmi può essere controproducente e Confronti non lo ha mai fatto. Ci siamo limitati, in alcune occasioni, a informare sulle difficoltà che una rivista come la nostra, culturale, divulgativa e di approfondimento (senza sponsor pubblicitari!), spesso deve affrontare per rimanere su piazza. Utilizzo la parola «piazza», e non edicola o libreria, proprio perché l’edicola sarebbe, più che una speranza, un sogno.

Fino a poco tempo fa trovare Confronti nelle librerie era la normalità: colossi come la Feltrinelli non avevano problemi a divulgare le riviste culturali nei propri punti vendita, anzi era loro prerogativa e ne erano orgogliose. Oggi invece hanno deciso di sbarazzarsi dei prodotti consultabili come Confronti (che era in effetti poco acquistata), per far posto a quelli più «vendibili». Per carità, non è stata presa di mira solo la nostra rivista, non siamo ancora arrivati al paranoico senso di persecuzione: la nostra, insieme a tante altre, dagli scaffali è stata «eliminata».

Ci sentiamo quindi come in una di quelle trasmissioni televisive dove il «televoto» del pubblico decide la sorte dei concorrenti: lottiamo per non essere «nominati». Ogni mese mettiamo la nostra faccia pubblicando articoli, storie, approfondimenti, proponendo idee… nelle pagine di Confronti infatti potete leggere i nostri difetti così come i nostri pregi, le nostre paure e le speranze, le nostre opinioni ma anche quelle degli altri. Siamo dunque anche noi nelle vostre mani, ci potete giudicare, potete osservare il nostro operato, decidere dunque se darci ancora una possibilità, rinnovandoci la vostra fiducia, oppure se «staccare la spina» che ci tiene in vita, il vostro abbonamento: attualmente la nostra unica àncora di salvezza.

Confronti, così come la Cooperativa Com Nuovi Tempi, in questi ultimi tre anni ha dovuto affrontare molte difficoltà. Le abbiamo affrontate con dignità, con sempre maggior impegno lavorativo ed emotivo, sperando di poter arrivare, seppur con fatica, agli auspicabili «tempi migliori». Ma questi tempi non sembrano arrivare. Noi invece siamo arrivati a ciò che si chiama «passivo di bilancio» grave, che si accumula di anno in anno e che ci vede costretti, entro il 31 dicembre di quest’anno, ad affrontare l’inevitabile: la chiusura. Che verrebbe poi formalizzata a maggio 2012, in occasione della prossima assemblea dei soci.

Tra le cause principali della nostra situazione, vi è innanzitutto il calo di abbonamenti e poi l’aumento dei costi generali: si pensi per esempio all’aumento delle tariffe per la spedizione postale delle riviste, da quando è stata eliminata la tariffa agevolata. La crisi economica del Paese colpisce tutti e induce molti a «stringere la cinghia», tagliando sulle spese non «di prima necessità». Certo, non saremo importanti come il pane, il latte o il mutuo da pagare, però riteniamo comunque di avere un valore culturale e civile non facilmente «monetizzabile» ma non per questo irrilevante. Nel nostro piccolo, difendiamo e diffondiamo i valori della laicità, del dialogo, del pluralismo e della democrazia.

Cosa si può fare per Confronti? Crediamo molto alla grande forza che può sfociare dalla solidarietà. Come dipendenti, contrattualizzati part-time, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche dando per primi il buon esempio e, oltre a lavorare di fatto full time per tentare di salvare «la baracca», come già facciamo, abbiamo fatto un ulteriore sacrificio, rinunciando del tutto allo stipendio di dicembre prossimo. Abbiamo inoltre deciso di lanciare una campagna di sottoscrizione straordinaria per salvare Confronti e stiamo cominciando a raccogliere significative adesioni da persone vicine alle nostre realtà, come le Chiese evangeliche e le Comunità di base.

Attestati di stima continuano ad arrivare dal mondo accademico, intellettuale, politico e dell’informazione: in molti ci ribadiscono il loro affetto e ci ripetono quanto Confronti sia importante nel panorama culturale e informativo italiano. Ci auguriamo che a queste «pacche sulle spalle» seguano impegni concreti. Chiediamo a tutti i lettori, i soci della Cooperativa e gli amici di contribuire come possono. Ogni aiuto sarà preziosissimo: dai 5 o 10 euro, per chi non può fare di più, fino ai 100, 200, 500, 1.000 e più. Inoltre, stiamo organizzando iniziative di autofinanziamento come concerti, cene, dibattiti e altro.

Un segnale importante sarà l’adesione alla campagna abbonamenti. Vi chiediamo uno sforzo in più quest’anno: più abbonati avremo entro dicembre, maggiore sarà la possibilità di scongiurare la chiusura. Oltre a rinnovare il vostro abbonamento, regalatene uno a un amico, a un parente, a un vicino di casa… fate conoscere Confronti ai giovani, che spesso non possono permettersi di pagare 50 euro. Divisi per 365 giorni, fanno meno di 14 centesimi al giorno: se in tanti deciderete di spenderli per Confronti, ci darete la forza di poter continuare e ci darete soprattutto energia e consapevolezza del fatto che voi ci siete e non ci lasciate soli.

Siamo certi che ce la faremo e, se così non sarà, vorrà dire che, come si dice in questi casi, purtroppo saremo costretti a portare i libri in tribunale.

tel. 06.4820503; 06.48903241
abbonamenti@confronti.net

Versamenti su c.c.p. 61288007 intestato a coop. Com Nuovi tempi, via Firenze 38 – 00184 Roma  – IBAN: IT64Z0558403200000000048990

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Appello per Confronti

Carissimi amici e amiche delle CdB,
spero che mi perdonerete il “conflitto di interessi” nell’utilizzare indirizzo e indirizzario delle CdB per inoltrarvi questo appello sulla situazione della rivista Confronti.

Com-Nuovi Tempi è un nome antico che evoca sicuramente in quasi tutte e tutti voi delle memorie: è stato da quasi quarant’anni il luogo che ha raccolto la voce, le informazioni, gli scambi di idee anche degli uomini e delle donne delle comunità di base; è stato il luogo dell’incontro prima con i fratelli e le sorelle delle comunità evangeliche (Nuovi tempi) e attualmente, da quando è nato Confronti, anche con persone di tutte le grandi religioni.

Per molti anni persone delle CdB si sono date d’affare per collaborare alla scrittura e diffondere la rivista. Negli ultimi anni per la verità a giudicare dalla caduta di abbonamenti sembra che questo attaccamento sia venuto un po’ meno. Attualmente solo alcune persone delle CdB di Roma, e pochi altri/e in Italia di questo nostro mondo, sono rimaste a credere ed a lavorare per la rivista (tra esse Luigi Sandri, Giovanni Franzoni, Anna Maria Marlia, Fausto Tortora, Paolo Ferrari, Elena Lobina Cocco, Rita Maria Maglietta, …).

Oggi, e non è certo la prima volta che accade nella sua storia, la rivista e la cooperativa in cui lavorano otto persone, è a rischio “default”. I deficit cumulati negli ultimi due anni rischiano quest’anno di arrivare a 50.000 euro, una cifra non enorme ma insostenibile per una società cooperativa che ha un capitale sociale di molto inferiore.

Sono personalmente convinto che oggi Confronti rappresenti una voce assolutamente originale nella scena dell’informazione italiana, l’unica testata che sa parlare laicamente delle religioni e che, oltre che scrivere del dialogo tra le fedi, lo sa praticare in concreto con gli eventi ed i viaggi che organizza.

L’unico modo per scongiurare la chiusura di questa storica esperienza editoriale è che anche nel nostro ambiente, che è stato una delle culle in cui è nata questa iniziativa, si esprima un eccezionale sostegno finanziario.

Per questo vorrei invitare coloro che non lo sono più o non lo sono mai stati ad abbonarsi al più presto e tutte e tutti a inviare un contributo straordinario per “far vivere Confronti”.

La redazione e lo staff della rivista hanno fatto un primo passo rinunciando allo stipendio di dicembre e apprestandosi anche a ridursi stipendi (già modesti); il C.d.A. ha approvato un piano di contenimento dei costi.

La CdB di san Paolo da sempre sostiene la rivista anche con collette che periodicamente raccoglie nei momenti delle proprie assemblee eucaristiche. È un’idea che potrebbe essere imitata.

Mi perdonino coloro di voi che avranno già ricevuto un appello analogo, in quanto abbonati e/o soci.

Vi ringrazio dell’attenzione e vi saluto caramente,

Stefano Toppi
Vice-presidente del C.d.A. della Cooperativa COM NUOVI TEMPI