Immigrati e integrazione

Giovedì 27 ottobre è stato presentato a Roma il 21° rapporto annuale Caritas sull’immigrazione. Si tratta di oltre 500 pagine di dati che informano sull’integrazione di quella parte di società che è diventato il 7% della popolazione italiana.

Gli immigranti sono cinque milioni, il 10% del totale dei lavoratori, e producono quasi il 20% del PIL, tendono a rimanere, pagano le tasse, mandano i figli a scuola e prendono mutui.

Il dossier è stato realizzato dalla Caritas Italiana assieme alla Fondazione Migrantes, alla Caritas di Roma, a organizzazioni internazionali, strutture pubbliche e mondo sociale.

Franco Pittau, coordinatore del Dossier, ha indicato che il numero degli immigrati in Italia nell’ultimo anno non è aumentato, poiché anche se sono arrivati circa 600.000 immigrati altre 600.000 persone non comunitarie hanno perso il permesso di soggiorno. Di queste molte sono ritornate in patria, ma altre sono rimaste come irregolari.

Le persone di altre religioni in Italia sono circa il 6% del totale della popolazione. Ci sono 2,5 milioni di cristiani non cattolici, 1,5 milioni di musulmani, 200.000 di religioni orientali.

Ma anche nelle carceri esiste l’immigrazione, “con un terzo della sua popolazione”. Un fatto importante, però, è che “oltre 600.000 cittadini stranieri si considerano italiani”.