Sgomberati gli indignati di New York

Enrico Piovesana
www.peacereporter.net, 1 novembre 2011

La polizia ha smantellato la tendopoli di Occupy Wall Street a Zuccotti Park. Decine di arresti ma nessuna violenza. I manifestanti si riuniscono in una piazza vicina per decidere una strategia

Oltre mille poliziotti hanno sgomberato questa notte a New York la tendopoli dei manifestanti di Occupy Wall Street a Zuccotti Park, nel cuore di Manhattan.

Poco dopo l’una di notte (le 7 di mattina in Italia) la polizia ha isolato la zona, bloccando strade, stazioni della metro e perfino il ponte di Brooklyn, impedendo anche alla stampa di avvicinarsi alla piazza.

Con i megafoni hanno ordinato ai manifestanti di lasciare immediatamente l’area, pena l’arresto. “L’amministrazione cittadina ha stabilito che l’occupazione continuata di Zuccotti Park rappresenta un rischio per la salute e per la sicurezza”.

All’arrivo della polizia, centinaia di manifestanti hanno lasciato Zuccotti Park muovendosi in corteo verso Foley Square, davanti al municipio di New York. 
Un centinaio di ‘irriducibili’ si sono barricati nell’area delle cucine resistendo per un paio d’ore, per poi venire arrestati uno a uno, senza gravi incidenti. Quasi 200 gli arresti totali effettuati nella notte dalla polizia nella zona di Zuccotti Park.

L’accampamento è stato completamente smantellato, compresa la libreria di Occupy Wall Street con 5mila libri donati dalla cittadinanza, tutti finiti nei cassoni dei camion della nettezza urbana scortati dagli agenti.

Secondo il New York Times, lo sgombero sarebbe stato deciso dal sindaco Michael Bloomberg dopo che il movimento ha annunciato per giovedì 17, in occasione dei due mesi dalla nascita di Occupy Wall Street, una giornata di mobilitazione con dimostrazioni e “azioni dirette nonviolente” davanti alla Borsa di Wall Street, nelle stazioni della metropolitana e davanti al Municipio, più una “marcia musicale”‘ sul ponte di Brooklyn.

Non è chiaro come evolverà ora la situazione, se i manifestanti tenteranno o meno di rioccupare Zuccotti Park. La decisione verrà presa nel corso di un’assemblea generale indetta per le 9 (le 15 in Italia) in Juan Pablo Duarte Square (Canal St.-6thAvenue).

“Questo movimento non può essere limitato a una piazzetta di Lower Manhattan”, si legge nell’appello sul sito web di Occupy Wall Street. “E’ più grande di così. Non si può sgomberare un’idea per cui ormai i tempi sono maturi”.

La giudice della Corte suprema di New York, Lucy Billings, ha emesso un ordine restrittivo nei confronti del Comune e della Brookfield Properties, immobiliare proprietaria di Zuccotti Park, che di fatto consente ai manifestanti di Occupy Wall Street di tornare nella loro piazza con tende e sacchi e pelo.

Appena appresa la notizia, circolata via Twitter, centinaia di dimostranti che si erano temporaneamente riuniti in Foley Square, vicino al Municipio, si sono messi in marcia verso Juan Pablo Duarte Square (Canal St.-6thAvenue) per decidere in assemblea generale se rioccupare o meno Zuccotti Park.

Dopo un’ora di discussione, i manifestanti si sono divisi: alcune centinaia hanno deciso di rimanere in Juan Pablo Duarte Square con il consenso della proprietà della chiesa episcopale di Trinity Church, sostenitrice del movimento Occupy Wall Street. Altre centinaia sono invece tornati a Zuccotti Park, transennato e presidiato dalla polizia.