Per la convivenza, contro la violenza razzista: la Comunità di base dell’Isolotto aderisce alla manifestazione di sabato 17/12

Firenze, 15 dicembre 2011

Di fronte ai tragici avvenimenti del 13/12 – l’uccisione di 2 persone, il ferimento in modo grave di altre 3, ad opera di un nazi/fascista gravitante intorno a Casa Pound – esprimiamo il nostro profondo dolore.

Con questi atti criminali è stata colpita non solo la comunità senegalese, a cui appartenevano le vittime ed a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza, ma l’intera comunità cittadina.

Ed è Firenze nel suo insieme che deve reagire, come ha saputo fare in altri momenti difficili, affermando:

– che le persone uccise e ferite erano parte integrante del suo essere comunità,

– che occorre intervenire, a livello sociale, culturale e istituzionale, per garantire i diritti di tutti/e, per respingere i veleni dell’intolleranza e del razzismo, insinuatisi nella quotidianeità delle vite mdi onuno di noi, per sostenere che la convivenza va costruita giorno dopo giorno nelle relazioni umane e nelle azioni delle istituzioni, riproponendo la solidarietà come asse fondamentale dei nostri comportamenti.

La barbarie del 13/12 comporta una ferita profonda nell’ambito della città, una ferita che ha radici nel clima generale del Paese (è di due giorni prima il pogrom contro un campo Rom a Torino), nella sottovalutazione di fenomeni gravissimi di incitamento all’odio ed alla violenza (vedi CasaPound, nei provvedimenti e nelle azioni delle istiuzioni, centrali e locali, che, in nome dell’ordine e della sicurezza, hanno provocato discriminazioni e ingiustizie.

C’è bisogno, quindi, di un’inversione di rotta, di ripensamenti profondi a livello della politica e delle istituzioni, di un impegno rinnovato da parte della società civile attiva, di un recupero di umanità anche nelle relazioni interpersonali.

Per tutto questo la Comunità di base dell’Isolotto, nel riconfermare la sua piena solidarietà e vicinanza a chi è stato più colpito dai tragici avvenimenti di martedì scorso, aderisce con piena convinzione all’appello con cui il Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana indice la manifestazione di sabato 17/12 e s’impegna a contribuire ad un lavoro comune perchè non si ripetano mai più simili barbarie.

La Comunità cristiana di base dell’Isolotto

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 Appello – Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana per la Manifestazione di Sabato 17 Dicembre

I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati e Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike gravemente feriti da una mano armata dall’odio xenofobo, lucido e determinato. Tutti sono vittime della manifestazione estrema di un razzismo quotidiano che umilia sistematicamente la nostra dignità.

La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano. E’ necessario che non ci si limiti all’abbraccio solidale verso la nostra comunità colpita ed alla partecipazione al nostro dolore solo per un giorno.

Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è costruito nel tempo il clima che rende possibile l’esplodere della violenza razzista come è avvenuto il 13 dicembre a Firenze e solo due giorni prima a Torino con il pogrom contro un insediamento Rom. Bisogna interrogarci su come siano stati dati spazi, per disattenzione e/o per complicità, ai rigurgiti nazi-fascisti di gruppi come Casa Pound, quale ruolo abbiano avuto in questa escalation non solo i veleni sparsi dalle forze “imprenditrici” del razzismo, ma anche gli atti istituzionali che, a livello nazionale e locale, hanno creato, in nome dell’ordine e della sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.

Chiediamo l’impegno di tutte e tutti per cambiare strada, intervenendo sul piano culturale e della formazione del senso comune, promuovendo il rispetto della dignità di ogni persona.

E’ necessario avere come punto di riferimento costante il riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici delle persone immigrate, dei rifugiati e richiedenti asilo e dei profughi, eliminando i molti ostacoli istituzionali che contribuiscono a tenere in condizione di marginalità la vita di molti migranti in Italia.

Occorre dare piena applicazione al dettato costituzionale e alle leggi ordinarie che consentono la chiusura immediata dei luoghi e dei siti come Casa Pound, dove si semina l’odio e si incita alla violenza xenofoba.

Bisogna che tutte le energie positive, che credono nella costruzione di una città e di un Paese della convivenza e della solidarietà, si mobilitino unite per fare barriera contro l’inciviltà, il razzismo, l’intolleranza.

Nel 1990 Firenze fu teatro di spedizioni punitive contro gli immigrati e vi fu una reazione popolare, che dette luogo ad una grande manifestazione di carattere nazionale.

Facciamo un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, nella società e nelle istituzioni, ad unirsi a noi, in una manifestazione ampia, partecipata, pacifica, non violenta e contro la violenza, di carattere nazionale.

Una manifestazione che segni una svolta e l’inizio di un cammino nuovo, onorando le persone uccise e ferite in quella tragica giornata e capace di affermare in modo inequivocabile: mai più atti di barbarie come la strage del 13 dicembre.

L’appuntamento è a Firenze sabato 17 dicembre alle ore 15, partenza da Piazza Dalmazia, arrivo Piazza Santa Maria Novella

Per adesioni: perMorperModou@gmail.com

 Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana