26 febbraio – Incontro regionale delle comunità cristiane di base e dei gruppi di credenti piemontesi

Gruppo di coordinamento tecnico
delle comunità cristiane di base e gruppi credenti piemontesi

Carissime/i,
vi ricordiamo il prossimo

INCONTRO REGIONALE DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE E DEI GRUPPI CREDENTI PIEMONTESI

che faremo a TORINO, c/o l’Associazione “Opportunanda” in Via Sant’Anselmo, 28

DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012 a partire dalle ore 10,00

L’ordine del giorno riguarda il confronto sulla proposta emersa nel corso dell’ultimo incontro del coordinamento nazionale di ottobre. Come sapete è stato proposto alle comunità piemontesi di coordinare i lavori di uno dei laboratori del prossimo INCONTRO NAZIONALE DELLE CDB (“Donne e uomini credenti per una cittadinanza consapevole – Nuovi processi di liberazione e partecipazione nella Società e nella Chiesa”), che si terrà a Napoli dal 28 al 30 aprile 2012, dal tema: “Fermenti ecclesiali di base: quali rapporti/relazioni in una prospettiva di corresponsabilità e democrazia”.

La proposta che facciamo è che ogni comunità o gruppo si confronti al suo interno e rifletta sul tema del laboratorio. Nel corso del prossimo incontro regionale ogni comunità dovrebbe riferire in merito a quanto emerso al suo interno.

Per fare in modo che si arrivi all’appuntamento del 26, in qualche modo “preparati” e che la riflessione interna alle singole comunità/gruppi segua una stessa traccia, abbiamo richiesto ad una serie di persone, anche esterne alle comunità, di prepararci alcune brevi riflessioni scritte da usare per il confronto (e che avete ricevuto nelle scorse settimane). La loro caratteristica è quella di essere solo delle brevi ed iniziali riflessioni-provocazioni-proposte da usare come “stimolo” per il confronto comunitario.

E’ importante che ogni singola comunità, raccolga il frutto della propria riflessione, se possibile trascrivendo quanto emerso e creando un proprio breve documento scritto. Nel corso dell’incontro del 26 potremmo iniziare a fare il “punto della situazione” in merito a quanto emerso dalle riflessioni comunitarie e dei singoli gruppi. L’intenzione è di arrivare a costruire un documento-proposta che possa servire come introduzione al lavoro di gruppo del laboratorio di cui, come comunità piemontesi, saremo i coordinatori.