Sono ancora a piede libero

Giovanni Sarubbi
www.ildialogo.org, 8 aprile 2012

Siamo stati fra i pochi che in Italia hanno chiesto lo scioglimento e la messa al bando del partito razzista denominato “Lega Nord”, sostenendo l’iniziativa lanciata dall’amico Peppe Sini nel 2009 (vedi l’articolo qui). Non ci stupiscono minimamente le notizie sulle ruberie ed il familismo del celodurismo leghista, ne ci stupiscono i rapporti stretti e consolidati del leghismo con la ‘ndrangheta che oggi vengono scritti a caratteri cubitali sui giornali. Noi non dimentichiamo che il defunto senatore Miglio, considerato uno dei teorici della Lega, sosteneva che la mafia dovesse essere costituzionalizzata[1]. Del resto, e lo abbiamo detto più volte, i milioni di tonnellate di rifiuti tossici industriali scaricati nel sud, in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, non avrebbero potuto arrivare senza un accordo diretto fra le piccole e medie imprese del Nord e i gruppi mafiosi locali, accordi che non sarebbero stati possibili senza la copertura o la mediazione politica dei partiti del Nord con quelli del sud legati alla mafia, e della Lega in particolare, che dell’industria “padana” è stato il referente per lo meno da vent’anni a questa parte. Ed i finanziamenti in nero alla Lega, di cui oggi si parla, ne sono la dimostrazione.

Tutte storie già viste. Basta andare a rileggere un po’ della storia d’Italia del periodo fascista per ritrovare la stessa corruzione, gli stessi ladrocini, lo stesso razzismo, allora esercitato contro gli ebrei con migliaia di morti come ora, anche le stesse perversioni sessuali, da quelle del capo supremo a quelle dell’ultimo gerarca di provincia.

La Lega scomparirà. Questo scandalo spazzerà via Bossi e la sua corte di ignoranti diventati laureati a spese dei contribuenti. Questo sentenziano in molti. E’ probabile che sarà così, anche se la cosa non è scontata in quanto erano in corso da tempo le manovre di ricambio del gruppo dirigente leghista imperniate attorno alla persona del Leghista Maroni, pluriomicida di migliaia di migranti affogati nel mare mediterraneo o nei campi libici, re-inventore delle leggi razziali più volte condannate dalla Corte Costituzionale e dagli organismi europei, ma che viene venduto dai mass media come “il volto pulito della Lega”, quello che da ministro degli interni avrebbe “ben operato” ottenendo i risultati prima indicati.

Ma il problema non è la Lega ed il suo gruppo dirigente. Il problema sono i milioni di persone che hanno votato e sostenuto la Lega al Nord o che hanno votato i partiti di destra che con la Lega sono stati ferrei alleati fino a qualche mese fa facendo lo scempio economico politico e morale che ora tutti viviamo sulla nostra pella. Già i primi sondaggi dicono che la maggioranza dei voti leghisti andrà verso i partiti di destra. Come dire dalla padella nella brace. La classe sociale formata dai padroncini delle piccole e medie imprese del nord, che si era sentita rappresentata dalla Lega e che in essa si immedesimava, e tutti quei lavoratori che lavoravano da schiavi in queste imprese e che ora sono per lo più disoccupate, sono diventate oggi come una grande riserva di caccia dove i partiti di destra stanno scendendo in massa per fare bottino a piene mani, sapendo di trovare terreno fertile e selvaggina disposta a farsi prendere al laccio senza opporre soverchia resistenza.

Chi ha votato e sostenuto la Lega in questi anni sapeva benissimo per chi votava e ha chiuso gli occhi il naso e la bocca perché ciò gli consentiva di continuare a vivere avendo un alto livello di reddito, non importa se questo è stato fatto ai danni delle popolazioni del sud inquinato dai veleni industriali del nord, o se per gli operai questo significava dover fare straordinari a iosa o un paio di lavori a nero. Questa gente, veneti piemontesi o lumbard doc, che ora magari è costretta a rubare nei supermercati per poter mangiare, come raccontano molte cronache locali, accetterà di spostare il proprio voto ed il proprio sostegno sociale verso quei partiti che gli garantiranno la prosecuzione del modo di vivere fatto fino a qualche anno o a qualche mese fa.

Potranno forse, e sottolineo forse, arrestare Bossi e tutta la sua famiglia, ma tutti quelli che hanno dato il loro voto e il loro sostegno alle politiche leghiste sono ancora a piede libero. E’ di questi che occorre preoccuparsi.

[1] Nel sito di wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Miglio#Miglio_e_la_mafia) è riportata la seguente affermazione di Miglio: “… egli giunse a dichiararsi favorevole al «mantenimento anche della mafia e della ‘ndrangheta. Il Sud deve darsi uno statuto poggiante sulla personalità del comando. Che cos’è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un’assurdità. C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate». “