Una lettera da Stefania… di M.Furlani

Carissimi,
oggi ho ricevuto da una cara amica la seguente lettera. Al di là delle mie impressioni che l’amica chiede, mi parrebbe efficace pubblicare sul sito la sua lettera così com’è, ovviamente allegando a parte tutto il discorso del cardinale Scola.
Cari saluti a tutti. Mira

Cara Mira,

ieri ho letto un breve articolo sul Corriere che mi ha fatto rizzare le antenne. Il titolo era: “Il cardinale Scola e la laicità: No a uno
Stato senza Dio”. Poiché non mi fido dei giornalisti, sono andata su Internet a cercare il testo integrale del discorso, che ho trovato sul sito personale del cardinale.

Lo allego perché da un lato mi ha ha fatto molto arrabbiare e dall’altro lato non ho capito dove volesse andare a parare. Si sa che è un uomo di destra e reazionario, e la sua nomina è arrivata in
contemporanea con l’elezione di un sindaco di sinistra a Milano (mentre quando dominava la destra abbiamo avuto Martini e Tettamanzi!), ma finora se n’era stato buono buono, almeno da quanto
mi risulta.

Ora, mi chiedo, con tutto quello che sta succedendo in Italia e nel mondo, lui pone come questione prioritaria la “libertà religiosa”, mette in discussione la laicità dello Stato e sostiene che “oggi nelle società civili occidentali, soprattutto europee, le divisioni più profonde sono quelle tra cultura secolarista e fenomeno religioso, e non – come spesso invece erroneamente si pensa – tra credenti di diverse fedi. Misconoscendo questo dato, la giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l’idea di “neutralità”, il sostegno dello Stato ad una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”… e che “La libertà religiosa appare oggi come l’indice di una sfida molto più vasta: quella della elaborazione e della pratica, a livello locale ed universale, di nuovi basi antropologiche, sociali e cosmologiche della convivenza propria delle società civili in questo terzo millennio” (???!!!!)

A prescindere dal fatto che queste parole mi fanno rabbrividire, le sue proposte “per un cammino comune” sono vaghe e fumose.

Sono 5 pagine, si leggono in fretta, quando avrai tempo e voglia, mi piacerebbe sapere le tue impressioni.

Per ora, buona Immacolata (gelata, almeno qui) …un abbraccio
Stefania