Rete di amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada di G.Lutte

Care amiche ed amici,

Un affettuoso abbraccio da parte mia e delle ragazze e ragazzi del Mojoca e della strada che vi ricordano con amicizia.
Vi scrivo rapidamente una lettera perché in questi tempi il lavoro è intenso : stiamo tentando di aprire il 24 di questo mese la pizzeria nella casa 8 di Marzo e ancora molto rimane da fare.
Stiamo in piena fase di transizione per realizzare la nostra idea di mettere il lavoro al centro del nostro progetto educativo come ambiente più favorevole a formare le ragazze e i ragazzi che vogliono uscire dalla strada. Vi do rapidamente alcune notizie sui vari collettivi del Mojoca.

COLLETTIVI DELLA STRADA
Le ragazze e i ragazzi che partecipano attivamente alle attività di strada, sono invitati tre volte alla settimana alla casa dell’amicizia dove frequentano corsi di alfabetizzazione e di formazione personale. Hanno iniziato a raccogliere carta e cartoni per fabbricare quaderni di carta riciclata. Il numero di quelli che vengono in casa è raddoppiato rispetto al anno precedente e a volte possono essere 40 e più.
Il lavoro di strada è stato intensificato e notevolmente migliorato.

COLLETTIVI DELLA SCUOLA
Il martedì e giovedì i ragazzi e le ragazze delle case frequentano la scuola elementare nella casa dell’amicizia, mentre il sabato è riservato alle lavoratrici e giovani lavoratori. Le studentesse e gli studenti delle scuole superiori frequentano scuole di preferenza pubbliche. Una buona sessantina di ragazze e di ragazzi del Mojoca va a scuola, senza contare le bambine e i bambini che frequentano la scuola elementare regolare.
Dobbiamo fare uno sforzo per rendere la scuola maggiormente in sintonia con la vita reale dei giovani che vivono ancora o sono appena usciti dalla strada, perché la scuola è ancora troppo centrata sulle problematiche di bambini o adolescenti. Inoltre si deve inserirla maggiormente nella prospettiva dell’educazione liberatrice.

LA CASA 8 DI MARZO
La transizione a una vita centrata sul lavoro non si fa senza difficoltà, ma poco alla volta le ragazze acquisiscono una disciplina del lavoro. Sarà più facile quando le attività produttive saranno meglio strutturate, obiettivo che speriamo di raggiungere entro la fine di questo mese.
Ci sono ora 4 attività principali già iniziate in parte. Continua il laboratorio di bigiotteria creato da Maria Concetta Gubernale. Sara Ruggiano, una giovane volontaria di Napoli, che fa volontariato di un mese alla 8 di Marzo, condividendo completamente la vita delle ragazze, le ha iniziate alla pittura su magliette. Maria Elena ha disegnato vari soggetti e fra poco potrete comprare queste opere d’arte uniche che creano fiori, farfalle, uccelli, ragazzi e ragazze del Mojoca, indigene maya e tante altre cose.
Beatrice, una mia nipote, è arrivata in Guatemala la settimana scorsa con due macchine elettriche per fare un dolce tipico del Belgio. E’ una donazione della Rete Belga. Ieri ed oggi ha insegnato a fare la pasta e a cuocere i dolci a due ragazze, che saranno le responsabili del settore alimentazione della casa 8 di Marzo: Tamara Lòpes, 30 anni e madre di due figlie, e Wendi Bravo, 19 anni con una figlia di tre anni
Domani e dopodomani ci sarà una fabbricazione intensiva perché vogliamo lanciare le “gaufrettes” del Belgio durante la manifestazione dell’otto Marzo. Quest’anno la gente manifesterà contro la violenza alle bambine, un tema che ci sta molto a cuore.
Il cantiere principale è la pizzeria. I lavori di trasformazione del garage in pizzeria sono già iniziati e speriamo che saranno finiti per il 10-11 di questo mese e che per il 16 tutto il necessario per la pizzeria sarà già installato e funzionante. Il 16 infatti arriva Carmelo, un bravissimo pizzaiolo di Caprarola, nel viterbese, e insegnerà l’arte italiana della pizza a Tamara e Wendi e ad altre ragazze e ragazzi del Mojoca.
Non so se tutti riescono ad immaginare ciò che significa aprire in poco tempo una pizzeria, e soprattutto in Guatemala, dove la gente sa prendere il tempo per vivere. Per fare i lavori e aprire il negozio occorrono tutti gli adempimenti burocratici e i permessi dal Ministero della Sanità, dal ufficio delle imposte e dal Comune e anche dalla commissione del centro storico. Poi le ragazze devono fare i vari esami medici e seguire un corso sulla manipolazione degli alimenti ed il locale deve rispondere a norme molto precise per garantire la perfetta igiene del luogo e della produzione.
Bisogna cercare le ceramiche per il pavimento e i muri, il forno e gli strumenti vari come impastatrice, tavolo di lavoro, frigoriferi, banco di vendita ecc. Senza dimenticare la sicurezza contro il racket, sempre attivo nella capitale: griglie di protezione, videocamera. E quindi ricerche di fornitori, visite per vedere i prodotti, negoziare senza fine i prodotti di buona qualità per le pizze ed i dolci, le bevande ed i panini: farina, lievito, mozzarella ed altri formaggi, uova, burro o margarina, latte, zucchero ecc. Ma tutta questa fatica sarà dimenticata quando inaugureremo la pizzeria “SABORES DEL MUNDO” mangiando una deliziosa pizza all’italiana preparata dal nostro pizzaiolo Carmelo e dalle sue apprendiste Evelin, Marta, Diano, Jacqueline, Caterin.

CASA DEGLI AMICI
Stanno per concludersi i lavori di ristrutturazione della casa degli amici, che sono stati realizzati grazie ad una donazione di Michelangelo Rinaldi e delle sue amiche ed amici, che hanno organizzato concerti musicali in Basilea. Michelangelo e Giorgio, il suo amico italiano di Basilea, sono rimasti quasi un mese con noi, partecipando alla vita dei ragazzi della casa degli amici. Michelangelo ha anche animato il coro del Mojoca e organizzato una gita con i ragazzi e ragazze di strada. Li ha raggiunti per una decina di giorni Nora, una svizzera che studia pedagogia in Basilea. I lavori sono stati eseguiti sotto la direzione di Don Cristobal, un bravissimo muratore di qua. La casa degli amici è più bella della casa delle ragazze, i muri sono di blocchi e non di terra, le finestre e le porte sono fatte in legno pregiato. La casa costruita da un emigrato italiano ha più carattere. Ci vorrebbe una donna per renderla ancora più bella.
I giovani sono pochissimi per ora e quindi le attività produttive sono molto ridotte e si limitano a lavori di falegnameria con Don Cirilo.

GLI ALTRI COLLETTIVI
Le Queztalitas, i giovani uomini di Nuova Generazione, i bambini del collettivo le Mariposas e le e gli adolescenti di Generazione del Cambiamento hanno ripreso con regolarità le loro attività e hanno un’incidenza molto grande nella vita del Mojoca.
Nei laboratori solidali lavorano alcune Quetzalitas e alcuni giovani di Nuova Generazione e della casa degli amici. Una commissione, formata da Adelina, la nuova e molto brava responsabile dei programmi, da Anibal, assistente amministrativo e Mirna, fa una supervisione molto attenta dei laboratori solidali, cercando sbocchi per i prodotti. Questi laboratori ancora non lavorano a pieno ritmo.

ASSEMLEA GENERALE DELL’ASSOCIAZIONE GIURIDICA
Si è celebrata il 23 Febbraio. In una atmosfera di grande serietà e di grande cordialità e allegria: era una riunione di amici che parlavano del futuro del Mojoca. Le relazioni sul bilancio e le attività del 2012 e sul preventivo e programmazione del 2013 sono state ascoltate con molta attenzione e molti hanno chiesto spiegazioni prima del voto.
Glenda Lopez è stata rieletta presidente e una nuova amica, Gabriela Altman, è divenuta membro della giunta direttiva del Mojoca. Gabriela, originaria della Slovacchia, e Rolando Urruutia, cineasta, sono due nuovi amici che ci aiutano in vari modi e specialmente nella relazione con il sindaco ed il comune della capitale.
Quest’anno i soci esterni della giunta dovrebbero avere attribuzioni specifiche: Patty de Block, che fa parte della giunta dal 1999, è una bravissima architetta che progetta e dirige tutti i lavori di ristrutturazione delle nostre tre case, ha un gusto squisito e tutti ammirano la bellezza delle nostre case. Lili de Valladeares seguirà il funzionamento della produzione e vendita di alimenti della casa 8 de Marzo. Gabriela si incaricherà della supervisione della produzione della bigiotteria e delle magliette dipinte. Rolando cercherà sbocchi per il laboratorio di falegnameria per la casa degli amici, cercherà di estendere il gruppo degli amici in Guatemala e di trovare nuove fonti di sovvenzioni. Silvia de Izaguire avrà a suo carico la supervisione della contabilità e dei laboratori di cucina, pasticceria e sartoria.

2013, UNA BUONA ANNATA PER IL VOLONTARIATO
In questi tre primi mesi molti volontari hanno lavorato con noi identificandosi con le ragazze e i ragazzi di strada e la loro presenza è stata rispettosa, proficua e molto gradita. In questa lettera vi ho già parlato di Michelangelo, Giorgio, Nora, Sara, Beatrice. C’era anche Cesar Vega Bedon, un giovane del Perù che ha vissuto un mese nella casa degli amici e si è impegnato nel lavoro di strada occupandosi di drammatizzazione col teatro degli oppressi, favorendo la creatività letteraria dei ragazzi e ragazze. Da ragazzo Cesar ha vissuto in strada e adesso lavora come animatore culturale in una comunità indigena nelle montagne del nord del Perù. I soggiorni di Sara e di Cesar sono bei regali di Carla Dell’Aglio, una nostra amica di Napoli.
Infine da poco è arrivata Liv Patte dalla Germania, che si fermerà due mesi con noi per la quarta volta e lavorerà, come le altre volte, in strada.
E infine è venuto a passare una decine di giorni con noi, Stefano Castelli, professore di psicologia dell’organizzazione del lavoro all’università La Bicocca di Milano.
Quando si parla del lupo si vede la sua coda. Stefano sta arrivando perchè ceneremo insieme e devo ancora far preparare la cena. Domani infatti parte e ci dispiace.

Care amiche ed amici spero nella prossima lettera di darvi notizie buone sul Mojoca rinnovato. Spero soprattutto di vedervi numerosi all’assemblea generale di Amistrada il 20 Aprile prossimo.
Quest’anno non mi sarà possibile fare molti viaggi. Andrò solo a Milano, perché Santina e Marina molto difficilmente si muovono, e a Torino, a passare qualche giorno con il mio caro amico Don Piero Nota che mi ha ospitato nella sua casa parrocchiale in una zona periferica della capitale del Guatemala. Andrò anche a Viterbo, per un giorno di lezione alla facoltà di scienze della formazione.

Un abbraccio cordiale
Gerardo