La Casona: giornalino della cdb del Villaggio Artigiano

Cari amici

spedendovi il nostro Giornalino la Casona n°124 di giugno 2013, premetto stralci del pezzo introduttivo della Casona a mo’ di presentazione, intitolato “Noi del Villaggio”

La nostra Comunità non è un luogo di grandi eventi e cambiamenti. Ma in questo anno e mezzo dalla pubblicazione dell’ultimo giornalino posso ricordarvi alcuni cambiamenti.

La comunità del Villaggio e il gruppo Lavoratori attraverso un nutrito gruppo di amici ha partecipato a diversi incontri nazionali a Napoli, Roma, Verona, Brescia, proposti da “Comunità di Base nazionali”, “Noi siamo Chiesa”, “Il Vangelo che abbiamo ricevuto”. E’ stata organizzata a Modena un assemblea Regionale di Noi Siamo Chiesa e un incontro ecumenico con la Chiesa Metodista. In queste occasioni sono state coinvolte anche persone più giovani che hanno riportato in comunità novità e sensibilità nuove.

Per una decina di domeniche alle ore 10 sono state proposte alla Comunità allargata approfondimenti con esperti che ci hanno aiutato ad incontrare realtà diverse cittadini e gruppi di giovani. Alcune serate invece sono state organizzate intorno a tematiche interessanti il territorio e la città.

In maggio per tre domeniche alcune ragazze e giovani legati indirettamente alla Comunità (alcuni fanno parte di un gruppo che legge il vangelo di Marco con Beppe), hanno parlato della loro esperienza lavorativa: è già il secondo anno che facciamo questi incontri: ci simo “sorpresi” della vivacità, intelligenza e profondità dei loro discorsi che hanno portato una ventata di novità…

In questi ultimi due anni si sono aggiunte persone amiche che hanno arricchito con la loro più giovane età, la loro diversa sensibilità ed esperienza la Comunità del Villaggio. (Da sempre l’incontro della domenica mattina alle ore 11 in via Curie di fronte alla biblioteca, è aperto a tutti)….

La Comunità Cristiana di Base del Villaggio Artigiano non ha mai preteso di essere né un centro culturale, né una comunità religiosa alternativa, né un luogo che si è caricato della salvezza del mondo. Ci chiamiamo ancora Comunità del Villaggio Artigiano perché le nostre radici territoriali e ideali sono nate in quel nido di fermenti religiosi e sociali di quella terra in via E. Po e in quegli anni settanta benedetti da una grande voglia di sperimentare e cambiare. Vogliamo sopravvivere nella fede e sostenerci nell’impegno quotidiano al servizio delle realtà più bisognose. La pluralità delle presenze ci aiuta a rigenerarci…

L’arrivo di nuovi amici “di passo” o “stanziali” (parlo anche di giovani e di bambini) ci impegna a un percorso di accoglienza e ad una pazienza maggiore nello spiegare nei nostri interventi le cose a cui noi crediamo.

E infine: abbiamo sempre creduto a parole come …amatevi gli uni gli altri…lo riconobbero dallo spezzare del pane ecc. Ecco noi ci vogliamo bene non solo perché siamo amici, combattiamo le stesse battaglie e crediamo agli stessi ideali. Mi sembra che dovremo spenderci maggiormente per sentirci non solo compagni e amici, ma fratelli. Accoglienza, vicinanza, aiuto vicendevole, ospitalità. Sono le cose nuove che testimoniano la lieta , buona e nuova cosa alla quale crediamo in nome di Gesù.

Beppe Manni (Modena)