Memoria. Nell’anniversario della morte di Dietrich Bonhoeffer di P.Sini

Si e’ svolta la mattina di mercoledi’ 9 aprile 2014 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” una commemorazione di Dietrich Bonhoeffer, il grande teologo e resistente assassinato dai nazisti il 9 aprile 1945. Nel corso dell’incontro sono stati letti e commentati alcuni testi.

Nel ricordo di Bonhoeffer continui la Resistenza, che qui ed ora si invera nella scelta della nonviolenza.

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Dietrich Bonhoeffer, nato a Breslavia nel 1906, pastore e teologo, fu ucciso dai nazisti il 9 aprile del 1945; non e’ solo un eroe della Resistenza, e’ uno dei pensatori fondamentali del Novecento.

Tra le opere di Dietrich Bonhoeffer: Resistenza e resa (lettere e scritti dal carcere), Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1988; Etica, Bompiani, Milano 1969; presso la Queriniana di Brescia sono stati pubblicati molti degli scritti di Bonhoeffer (tra cui ovviamente anche Sanctorum Communio, Atto ed essere, Sequela, La vita comune); e’ in corso presso la Queriniana l’edizione italiana dell’edizione critica delle opere di Bonhoeffer.

Tra le opere su Dietrich Bonhoeffer: Eberhard Bethge, Dietrich Bonhoeffer, amicizia e resistenza, Claudiana, Torino 1995; Italo Mancini, Bonhoeffer, Morcelliana, Brescia 1995; AA. VV., Rileggere Bonhoeffer, “Hermeneutica” 1996, Morcelliana, Brescia 1996; Giuseppe Ruggieri (a cura di), Dietrich Bonhoeffer, la fede concreta, Il Mulino, Bologna 1996; AA. VV., Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro, “Testimonianze” n. 443-444, settembre-dicembre 2005; Eric Metaxas, Bonhoeffer. La vita del teologo che sfido’ Hitler, Fazi, Roma 2012.

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Le persone partecipanti all’incontro hanno espresso ancora una volta il loro impegno contro la guerra, contro gli eserciti e contro le armi; e quindi il loro sostegno all’iniziativa nonviolenta “Arena di pace e disarmo” che si svolgera’ il 25 aprile all’arena di Verona, iniziativa il cui appello di convocazione si apre col motto: “La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo”.

Le persone partecipanti all’incontro hanno espresso ancora una volta il loro impegno contro il razzismo, per difendere la vita, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani; e quindi per l’immediata abolizione di tutte le scellerate misure razziste, persecutorie e assassine che governi disumani e golpisti hanno imposto in Italia provocando una mole immensa di sofferenze e di morti: impegnandosi in primo luogo per abolire i campi di concentramento, per abolire le deportazioni, per abolire il favoreggiamento della schiavitu’ da parte dello stato italiano; e per consentire a tutti gli esseri umani di entrare in Italia in modo legale e sicuro, cosi’ sconfiggendo le mafie schiaviste dei trafficanti e facendo cessare le stragi nel Mediterraneo.

Le persone partecipanti all’incontro hanno espresso ancora una volta il loro impegno per la scelta della nonviolenza. Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

Peppe Sini
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com