Elezioni europee 2014 – A sostegno della Laicità e dei Diritti Umani

European Umanist federation

Le elezioni europee del Maggio 2014 saranno cruciali per gli umanisti d’Europa. L’ascesa dei partiti populisti radicali, la persistenza di conservatorismo tradizionalista in diversi Stati
membri dell’Unione e l’azione di lobbying europea degli estremisti religiosi mettono alla prova i valori progressisti che noi difendiamo. Nella prospettiva delle prossime elezioni europee, La Federazione Umanista Europea (FUE) crede che l’Unione Europea debba tenere in conto le seguenti considerazioni, a beneficio di tutti i cittadini e le cittadine d’Europa.

Laicità de Istituzioni Europee

Le istituzioni dell’UE devono restare indipendenti da tutte le religioni e da tutte le credenze. I funzionari dell’Unione devono assiduamente mantenere un atteggiamento di neutralità nelle loro dichiarazioni e nei loro comportamenti pubblici, qualunque siano i loro personali convincimenti.

Ogni cittadino e ogni cittadina ha il diritto di credere oppure no, trattandosi di questioni legate alla sfera privata, ma è necessario che nell’elaborazione delle 1
politiche e delle forme di organizzazione della società stessa sia bandita qualsiasi influenza religiosa. Dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel 2009, le istituzioni dell’Unione hanno il dovere di mantenere “un dialogo aperto, trasparente e regolare” con le chiese e le organizzazioni non confessionali. Troppo spesso queste ultime sono state ignorate o hanno subito un trattamento di rango inferiore, anche se una denuncia della FUE presso l’Ombudsman europeo ha recentemente prodotto alcuni miglioramenti.

La Federazione Umanista Europea ritiene che l’Unione Europea debba:
– Rispettare appieno il principio della separazione tra istituzioni pubbliche e chiese;
– Essere vigile nel difendere la laicità contro coloro che – direttamente o indirettamente – attaccano diritti fondamentali quali l’uguaglianza di genere, I diritti delle persone LGBT, la libertà di pensiero e di espressione, i diritti delle donne in materia di sessualità e riproduzione, l’educazione sessuale, la libertà della ricerca scientifica, l’accesso all’educazione per tutti e per tutte, ecc.;
– Chiarire le proprie linee guida rispetto all’applicazione dell’articolo 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea da parte delle istituzioni europee, esplicitando (ad esempio) chi può prendere parte al dialogo e quali argomenti sono discussi;
– Garantire completa trasparenza nella nomina delle commissioni di esperti e delle commissioni etiche che assistono i gruppi di lavoro delle istituzioni europee.

La difesa dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani

I movimenti populisti crescono in Europa da più di vent’anni e la crisi economica e finanziaria ha acuito il problema. Essi attaccano il sistema democratico nelle sue basi fondamentali e non forniscono un’alternativa politica credibile. Essi inaspriscono le tensioni sociali e la diffidenza popolare nei confronti dei processi democratici. Tali movimenti, inoltre, contribuiscono a diffondere il razzismo, la xenofobia e l’omofobia che si oppongono ai diritti umani e minano il progetto europeo. Questa situazione richiede una risposta europea forte e coordinata.

La Federazione Umanista Europea fa appello all’Unione Europea affinché:
– Tuteli i valori fondamentali dell’Unione, agisca attraverso tutti gli strumenti diplomatici e legali contro gli Stati membri che violano questi valori e derogano alla regole comuni europee e stabilisca un meccanismo di difesa dello Stato di diritto (“Commissione di Copenhagen” o un gruppo di lavoro di alto livello) per assicurare la conformità di tutti gli Stati membri a questo principio di supremazia del diritto;
– Costruisca una strategia coordinata per contrastare la diffusione del fondamentalismo e dei partiti populisti;
– Prenda l’iniziativa in tutte le sue articolazioni istituzionali (Commissione, Consiglio e Parlamento) per completare il proprio sistema legislativo di contrasto alla discriminazione;
– Faccia pressione affinché vengano abolite tutte le norme nazionali contro la blasfemia così come raccomandato dal Consiglio d’Europa.
– Difenda i diritti economici e sociali dei cittadini e delle cittadine d’Europa, specie in quegli Stati membri che sono maggiormente esposti alla misure di austerità imposte dalle istituzioni internazionali;
– Difenda il mantenimento o la creazione di servizi pubblici di alta qualità;
– Promuova la cittadinanza europea e l’attivo contributo dei cittadini e delle cittadine al processo decisionale pubblico.

Ricerca scientifica

Le politiche sulla ricerca scientifica devono essere libere da veti di carattere religioso. La ricerca scientifica deve essere guidata solo dalla ragione e dal metodo sperimentale soggetto all’approvazione etica di organi imparziali.

La Federazione Umanista Europea fa appello all’Unione Europea affinché:
– Difenda la libertà di indagine come base della ricerca scientifica: i suoi limiti sono solo quelli che derivano dai mezzi disponibili, dall’ordine pubblico e dalla legge stessa che sia risultato di scelte sociali determinate secondo il metodo democratico;
– Resista ai tentativi di alcune organizzazioni religiose di ostacolare lo sviluppo della ricerca europea sulla base di dottrine religiose;
– Prenda in considerazione, nei suoi processi decisionali, il criterio dell’interesse generale che la ricerca europea deve necessariamente comprendere. Le priorità della ricerca non devono essere basate solo su parametri economici.

Relazioni internazionali

Le relazioni internazionali dovrebbero rispettare i diritti umani, le libertà individuali garantite dallo Stato e rigettare tutte le forme di discriminazione, incluse quelle basate sul genere, l’orientamento sessuale, l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali.

La Federazione Umanista Europea fa appello all’Unione Europea affinché:
– Ponga particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto per qualsiasi futuro procedimento di ammissione all’Unione;
– Assicuri che i suoi accordi di cooperazione contengano forti clausole di condizionalità democratica;
– Adotti un atteggiamento attivo nella promozione della libertà di coscienza e di religione tra i suoi partner, compresa la libertà di non credere e la libertà di cambiare le proprie convinzioni
– Difenda la libertà di espressione che include la libertà di critica delle credenze religiose e filosofiche e si faccia promotrice nel mondo della soppressione delle leggi contro la blasfemia