Incendiato il furgone della Comunità delle Piagge: ma «i sogni non si bruciano» di L.Kocci

Luca Kocci
Adista Notizie n. 19/2014

Erano in 500 alle Piagge, lo scorso 13 maggio, per portare la solidarietà alla comunità cristiana animata da don Alessandro Santoro dopo l’attentato incendiario che, nella notte fra il 3 e il 4 maggio, ha distrutto il furgone utilizzato dalla cooperativa Il Cerro – dove lavora lo stesso Santoro – per la raccolta del materiale ferroso.

Si è trattato di un incendio doloso dal momento che l’automezzo si trovava all’interno del cortile del centro sociale della Comunità delle Piagge. Impossibile, per ora, dire se sia stato un atto di vandalismo o una intimidazione. Certo è che non è la prima volta che la Comunità, nei suoi 20 anni di vita e di impegno “di frontiera” (v. Adista Segni Nuovi n. 96/10), subisce delle aggressioni: danneggiamenti, furti, fino al raid neofascista che nel 2009 danneggiò alcune strutture del centro (v. Adista Notizie n. 37/09).

«Il camion è inservibile e questo limita fortemente l’attività della cooperativa perché stiamo usando un altro furgone molto più piccolo di quello incendiato», spiega ad Adista don Santoro. «Nella cooperativa Il Cerro, che si occupa prevalentemente di raccolta e riciclaggio di materiale ferroso, lavorano diverse persone che, grazie a questa raccolta, hanno la possibilità di un reddito minimo ma onesto e dignitoso. Ora questa attività è in grande difficoltà». Quanto avvenuto «riguarda tutti gli abitanti del quartiere e della città», dicono dalla Comunità: «In questo momento di difficoltà ognuno di noi ha bisogno di sentire che non è solo, che esiste una città solidale e attenta a questi fenomeni intimidatori». E la buona risposta alla “passeggiata” per le vie del quartiere del 13 maggio – “I sogni non si bruciano” il titolo dell’iniziativa – è un segnale che, oltre alla solidarietà di molte persone, lascia ben sperare per una pronta ripresa a pieno regime di tutte le attività.

«La Comunità è sgomenta»: «Senza il camion il lavoro dei soci lavoratori e delle persone inserite è messa a serio rischio, così come pure la sopravvivenza della cooperativa stessa», si legge in un comunicato diramato dalla Comunità delle Piagge, che ha lanciato una sottoscrizione per poter acquistare un altro furgone. «I sogni non si bruciano».