La comunicazione come dittatura

Pino Livi
http://megachip.globalist.it/

Colpisce, il secco giudizio carpito in fuorionda a un deputato dell’opposizione su Matteo Renzi («democristiano digitale, ha la capacità di cogliere l’attimo, è velocissimo. Ma è quasi solo quello»). I regimi dittatoriali, si apprestano a diventare vere e proprie dittature quando, per ottenere dei sistemi comunicativi, efficaci, utilizzano il vecchio sistema del bastone e della carota; la carota sta in concetti (sostantivi) belli, accattivanti, quindi presentabili, come il concetto di patria, di impero, la bonifica delle paludi, opere teatralmente grandi ed imponenti oppure … … Euro 80 ai lavoratori dipendenti, togliere il segreto di stato sulle stragi, il tetto del compenso ai manager di Stato ed ai magistrati, l’aumento delle tasse alle banche
Tutto ciò è, però, solo comunicazione, mera facciata. Velocità senza altra sostanza.

Infatti:

1) La televendita delle auto blu . A parte la ridicolaggine della grande vendita che sarebbe servita, ove andata a buon fine, a far rientrare il debito dello zero-virgola-qualcosa per cento, non è andata a buon fine per l’ovvio motivo che si tratta di automobili particolari, corazzate, con telefono ecc. e quindi al di fuori della necessità di una persona ” qualunque ” (il tizio che ha necessità di un’auto blindata con telefono, televisione, bar ecc. ha la possibilità di comprarsene una nuova). Quindi assolutamente al di fuori del mercato dell’usato.

2) abolizione delle province. Che, naturalmente non sono state ancora eliminate, fortunatamente però, perché, al contrario, significherebbe un aumento di poltrone e, di conseguenza, di pubblico denaro (il decreto Del Rio prevede, infatti, l’aumento considerevole degli assessori.)

3) La questione degli 80 euro. Se non fosse un fatto drammatico per il nostro Paese, sarebbe troppo comico parlare di questo ultimo (?) spot elettorale del presidente del consiglio.. È una mancia . no.. è, però, almeno un inizio del cambiamento . no . servono per fare la spesa almeno per una settimana (non dice, per ora, che i ristoranti sono pieni). La vignetta di Vauro dice che con quegli ottanta euro non sa cosa comprare (se, cioè, andare al supermercato della Picierno oppure comprare un bullone di F35); in verità i tecnici del Servizio Bilancio avevano riferito che mancava la maggior parte della copertura. Come del resto il decreto Irpef. E chi è esente da tasse perché troppo povero? Niente. Vogliamo andare avanti? Avremo modo nelle prossime settimane di approfondire voce per voce

4) Gli F. 35. A parte il discorso pericolosissimo sul militarismo, va sottolineato che soltanto 153 milioni vengono dai tagli ai tanto discussi caccia F 35, vale a dire.1 uno sui 90 programmati di acquisto (spesa per i 90 fondamentali caccia appena 13 miliardi). Gli annunci di dimezzamento non sembrano credibili.

5) L’Italicum a sua volta legato all’abolizione del Senato. L’Italicum è un modello maggioritario che prevede il passaggio al secondo turno solo per chi supera il 37%. Non è stato ancora attuato, (fortunatamente !) perché deve ancora passare al Senato . che, però, deve essere abolito. Questa riforma, oltre ad essere osteggiata dalla minoranza del PD (Vannino Chiti.), è soprattutto anticostituzionale, come affermano i migliori costituzionalisti, tra cui Rodotà e Zagrebelski.

6) La decriptazione del segreto di Stato sulle stragi. E’ solo fumo . infatti la maggior parte della documentazione sta sia nella Casa della Memoria di Brescia (da tutti consultabile. ), sia nella regione Toscana, proprio lì. Renzi, poverino, non poteva saperlo.

C’è una cosa che potrebbe fare, (ma che, naturalmente, Renzi non fa): dire al capo dello Stato (il quale ha rifiutato ogni accesso agli atti processuali in nome dell’immunità presidenziale ) di rendere accessibile il suo archivio. Ultima cosa. Il governo Monti promise (eh, eh, eh!) che entro il 2012 avrebbe reso pubblici gli elenchi mai concessi. Stiamo ancora aspettando.

Riprendiamo, dunque, il discorso più generale (e drammatico ) della possibile dittatura in Italia, che in questo diverso contesto storico prenderà vie più subdole e sottili del nazifascismo. Si arriverà, questo è ormai certo, a stravolgere totalmente la Costituzione per poi spianare la strada alle privatizzazioni selvagge uccidendo, come sta avvenendo anche in questi giorni, la Scuola, la Cultura (con la quale non si mangia, diceva quello lì), l’Arte. Perché non diventa mai obsoleto il lamento di Dante? Ahi serva Italia…

E poi ci sono i ministri, da Padoan, cultore del liberismo selvaggio, ad Angelino Alfano, proprio il nuovo che avanza. La Costituzione, nata dalla Resistenza (non a caso) sarà buttata via da un governo con una connotazione di destra molto particolare. Molto più ingannevole perché ha un tizio che parla in modo simpatico, gioca, scherza è un toscanaccio che sa comunicare (come quell’altro). La comunicazione, la comunicazione, la comunicazione…

Forse è il caso di drammatizzare. Forse, perché il modus operandi del governo tutto, così accattivante rischia di creare il sonno della ragione e quindi di generare il mostro che tutti stiamo temendo.

Da ultimo, nessuno, naturalmente sospettava che ci fosse un intreccio tra banche, affari, politica, no? Del resto le cene a Firenze con il socialista (!) Blair erano solo pura amicizia. Vabbè che poi l’ex premier britannico era diventato consulente politico della banca d’affari JP Morgan con una “paga” annua quasi un milione di volte più alta di quella di un operaio. Quindi solo per spirito di collaborazione il leziosino si è fatto aiutare a ri-scrivere la Costituzione italiana, nata dalla Resistenza (ma che vor di’sta parola?). E infatti la sta riscrivendo. Forse cercando di svegliare le persone, forse, si riuscirà ad ottenere un futuro migliore ..